Guerra in Ucraina, club e tifosi della Stella Rossa: “Russi e serbi fratelli per sempre”
"Russi e serbi fratelli per sempre". Il coro risuona nel palazzetto dello sport che accoglie le partite della squadra di basket oppure allo stadio quando la Stella Rossa va in campo. È successo anche in occasione dell'ultima partita di calcio giocata in trasferta contro il Vozdovac (vinta per 3-0 dal club di Belgrado) ma lo spettacolo si è ripetuto anche nel derby contro il Partizan: cantano con orgoglio e sventolano bandiere della Russia o altre ancora che fondono gli stemmi dei due Paesi, inneggiano contro la Nato ("fuck", urlano), indicano in maniera tangibile il loro sostegno al popolo che in questo momento è oggetto delle sanzioni internazionali per aver scatenato la guerra e l'invasione contro l'Ucraina.
C'è ancora un dettaglio che offre un altro spunto di riflessione sulla situazione: mentre altre società in Europa hanno interrotto i rapporti e stracciato contratti con sponsor russi (i tedeschi dello Schalke 04 sono stati i primi a farlo, nelle ultime ore ha preso posizione anche l'Everton in Premier League) quella serba non lo ha fatto (né ha intenzione di farlo in seguito), conservando la partnership economica con Gazprom.
Giovedì prossimo la Stella Rossa giocherà la partita di Europa League contro gli scozzesi dei Rangers, per adesso la Uefa (che ha messo al bando i club russi e ha chiuso i rapporti con la stessa Gazprom) non imporrà alla squadra di abbandonare lo sponsor principale e dai vertici della società è arrivato un segnale altrettanto chiaro. Nel match di andata degli ottavi che sarà disputata all'Ibrox Stadium comparirà ancora la denominazione sulle magliette, così come lo stemma dell'azienda russa attualmente impresso sui sediolini dello stadio di Belgrado.
Il direttore generale della Stella Rossa, Zvezdan Terzic, ha espresso una posizione molto netta sulla questione obiettando alla stessa Uefa che la decisione di bandire i club russi non è giusta. "Non abbiamo ricevuto una richiesta per rimuovere il logo Gazprom – riporta il tabloid inglese Daily Mail – e spero che ciò non accada. Gazprom è nostro sponsor dal 2010 e ci ha sempre sostenuto anche quando avevamo grandi problemi finanziari. Senza Gazprom forse il club non esisterebbe più e dimentichiamo ciò che ha fatto per noi".
Detto del rapporto con lo sponsor, il dirigente allarga la riflessione anche alle scelte prese dalle Federazioni, Fifa e Uefa. "Non è giusto ciò che hanno fatto ai club russi. Adesso c'è un'isteria anti-russa in tutta Europa. La politica ha interferito oltre ogni ragione nello sport. Il popolo russo è vicino al popolo serbo e lo sarà sempre".