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Guerra di potere in Camerun, Samuel Eto’o in rotta con il ct, lascia la nazionale senza palloni

Samuel Eto’o, presidente della federazione camerunense di calcio, lancia senza palloni la nazionale per via della guerra di potere in atto contro il Governo, che ha nominato il belga Mark Brys come ct.
A cura di Gabriele Mento
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Continua lo scontro di potere in Camerun, e di mezzo, questa volta, ci vanno i giocatori. Non si placano infatti le tensioni tra Samuel Eto'o, presidente della federazione, e il ct della nazionale Marc Brys, nominato direttamente dal Governo e osteggiato dall'ex calciatore, con i due che già la scorsa settimana avevano avuto una lite molto accesa.

La lite tra Eto'o e Brys

Con la nazionale in ritiro nell'Hilton Hotel di Yaounde, la capitale del Paese, Eto'o e i suoi uomini si sono presentati nell'albergo, sedendosi dalla parte opposta di Brys e del gruppo di allenatori della nazionale. All'interno dell'hotel si è creata un'atmosfera di grande tensione, con Eto'o che ha cercato, nuovamente, di imporre la propria autorità. Brys però ha continuato a rifiutarsi di lavorare con gli uomini della federazione, con lo staff dell'hotel ha scortato fuori i membri della federazione, mandando su tutte le furie Eto'o.

La ripicca di Eto'o

Il presidente della federazione, per tutta risposta, ha scelto di portare via tutto l'equipaggiamento dalla squadra, compresi palloni e magliette, e cancellare il bus che avrebbe dovuto portare giocatori e allenatori al campo di allenamento.

"Lavoro come allenatore da 26 anni, ma non ho mai visto nulla del genere" ha dichiarato incredulo Brys, con la squadra costretta a camminare per le vie della città alla ricerca di palloni.

Gli appelli social dei giocatori del Camerun

La nazionale dovrà giocare tra pochi giorni due partite di qualificazione ai mondiali, contro Capo Verde e Angola, che saranno anche i primi impegni di Brys sulla panchina dei "Leoni indomabili", e non sono mancati gli appelli social di giocatori della nazionale di mettere fine a questa guerra di potere, che finisce inevitabilmente per danneggiare l'ambiente all'interno della squadra.

"Vi chiediamo di superare le differenze, mettere da parte il vostro ego e ricordare che siamo tutti qui per mettere le persone del Camerun sulla mappa e onorarli di essere parte del nostro paese" ha dichiarato Momi Ngamaleu, che gioca a Mosca e ha 49 presenze con la nazionale. Dello stesso avviso Oyongo Bitolo, che con la maglia del Camerun ha giocato 50 partite, che si chiede "Questa guerra è davvero necessaria? Non vi rendete conto di quanto è seria la situazione?".

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