Guardiola spiega il calcio usando la finale Champions con l’Inter: “Vinta grazie a Lukaku”
La Champions League è la competizione che si decide con i dettagli. Lo si dice da sempre, lo dicono soprattutto coloro che l'hanno vinta. Basta un'inezia e si decide, in positivo o negativo, il destino di una squadra. I campioni in carica del Manchester City sono stati eliminati ai rigori dal Real Madrid, nonostante avessero giocato una partita all'Etihad Stadium straordinaria. Ma dal dischetto i madridisti sono stati più bravi, più lucidi e hanno conquistato il successo. Questa sconfitta brucia tanto a Guardiola, che non si è voluto appellare alla fortuna, ma in una conferenza stampa ha ribadito che a volte si perde giocando bene e a volte si vince perché gli avversari sbagliano, come è successo nella finale 2023, quando Lukaku graziò il City.
Tra andata e ritorno il City ha giocato meglio rispetto al Real Madrid, ma i gol sono stati gli stessi (quattro per parte, 3-3 a Madrid, 1-1 a Manchester). Ai rigori è passato il Real. Ancelotti ha fatto fuori Guardiola, che tornando sull'argomento ha detto: "Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per sei o sette anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile". Come dargli torto.
Guardiola, però, è stato criticatissimo dai media – inglesi ma pure spagnoli – per il risultato, che per l'allenatore del City, in linea generale, è frutto di tante situazioni differenti: "Abbiamo perso l'ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi", e per avvalorare la sua tesi, è tornato alla finale di Istanbul, quella vinta lo scorso giugno contro l'Inter, quando il Manchester City si impose 1-0, realizzando il triplete e vincendo la prima Champions della sua storia.
Ma quella finale era stata condizionata da un episodio in particolare, che i tifosi dell'Inter ricordano molto bene: "Mentre con i nerazzurri abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato".