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Guardiola spiazza la TV spagnola, l’intervista diventa imbarazzante: il suo è un piano preciso

Pep Guardiola ha risposto in modo curioso alle domande della TV spagnola dopo Manchester City-Real Madrid di Champions. Una situazione figlia di un piano preciso.
A cura di Marco Beltrami
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Manchester City-Real Madrid è stata uno spot per il calcio. Gol, spettacolo ed emozioni hanno tenuto tutti con il fiato sospeso dal 1′ all'ultimo minuto nella semifinale d'andata di Champions League. Le due squadre hanno dato tutto, con il 4-3 finale che mette Guardiola in una posizione di leggero vantaggio rispetto ad Ancelotti in vista del match di ritorno. L'allenatore catalano ex Barcellona, ha vissuto questa sfida che per lui ha un po' il sapore del Clasico, con grande trasporto a giudicare dalle reazioni immortalate in panchina.

Un leone in gabbia. Il manager del Manchester City è apparso letteralmente scatenato durante la sfida contro le merengues, al contrario del tecnico avversario che non ha mai perso l'aplomb, come sempre. Curioso in particolare il modo in cui Guardiola ha reagito al gol su rigore di Benzema: inginocchiato e con le mani sulla testa, l'ex centrocampista è rimasto molto colpito dal cucchiaio del bomber transalpino. L'adrenalina si è fatta sentire anche nel post-partita, quando Pep ha parlato con grande trasporto di City-Real ai microfoni della stampa. Non con tutti però.

Non è passato inosservato infatti quanto accaduto in occasione dell'intervista di Guardiola con i suoi connazionali della TV spagnola. Il manager del Manchester City nella mixed zone ha risposto alle domande dell'emittente iberica Movistar+. Nonostante un'espressione apparentemente normale, l'allenatore si è mostrato molto meno loquace del solito. Risposte molto brevi, in alcuni casi monosillabiche, senza concedere particolari "assist" al suo interlocutore. Quest'ultimo dal canto suo ha provato ad "estorcere" al tecnico, qualche dichiarazione meno banale, senza fortuna.

Una carrellata di affermazioni del tutto scontate da parte di Guardiola. "È così" in risposta all'analisi del cronista sul match, e poi via così con "Abbiamo giocato molto bene", "Mi sono congratulato con i miei, abbiamo dato tutto" e poi sugli avversari: "Conosciamo la squadra contro cui stiamo giocando e tra una settimana saremo a Madrid". E a proposito della semifinale di Champions di ritorno: "A volte le occasioni sono sfruttate, a volte noi. Cercheremo di fare una buona partita a Madrid. Adesso pensiamo al Leeds, vedremo come ci arriveremo". Una situazione molto diversa rispetto alle interviste in lingua inglese, con Pep molto più loquace e pronto a rispondere in maniera più esaustiva alle domande.

Qual è il motivo di questo atteggiamento? Perché Guardiola non vuole più dare soddisfazione alla stampa spagnola (anche nella conferenza stampa della vigilia si era rivelato poco propenso a parlare)?. Tutto è legato agli strascichi delle polemiche dopo l'andata dei quarti di finale tra il suo Manchester City e l'Atletico Madrid. Le sue parole sulla "preistoria", associate all'atteggiamento difensivo della squadra madrilena, hanno fatto discutere incrinando i rapporti tra Guardiola e Simeone. Il primo ha poi provato a chiarire il senso delle sue parole puntando il dito contro quella che a suo dire è stata la mistificazione da parte dei tabloid spagnoli. E ora ecco la vendetta.

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