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Guardiola si flagella dopo la sconfitta del Manchester City nel derby: “Non sono abbastanza bravo”

Dopo la clamorosa sconfitta contro il Manchester United Guardiola non cerca scuse e si dà la colpa per tutto quello che sta accadendo al City: “Questa è la verità”
A cura di Ada Cotugno
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Altro giro, stesso risultato: il Manchester City cade ancora rovinosamente, questa volta nel derby contro il Manchester United che ribalta tutto negli ultimi due minuti della partita aggravando ancora di più la situazione di Pep Guardiola. L'allenatore ormai non riesce più a risollevare la sua squadra ed è chiuso in un circolo vizioso fatto di cadute e passi falsi che sta rovinando l'intera stagione. E nell'intervista post partita ripete ancora e ancora gli stessi argomenti, colpevolizzandosi per la crisi in cui è intrappolato il suo club.

Ogni settimana ripete gli stessi concetti con la stessa espressione, ma questa volta punta il dito contro sé stesso per tutto ciò che è accaduto durante il derby. Una sconfitta così è quasi inspiegabile e resterà nella storia del derby per il modo rocambolesco in cui è arrivata. Nel post partita ai microfoni di Sky l'allenatore appare frustrato e non riesce a trattenersi quando gli chiedono un'analisi.

Guardiola si dà la colpa per la sconfitta

Lo spagnolo non si nasconde mai dietro a scuse di circostanza, ma questa volta le sue parole sono di una sincerità spiazzante. La sconfitta subita in rimonta negli ultimi due minuti di partita è stata clamorosa e Guardiola incolpa solo sé stesso per tutto ciò che sta accadendo: "Sono il capo. Sono il manager. Devo trovare una soluzione. Non sono abbastanza bravo". Un'ammissione amarissima che arriva nel periodo peggiore della sua carriera, quello in cui tutto il grande lavoro fatto in Inghilterra comincia a sgretolarsi tra le sue stesse mani.

"È semplice. Non sono bravo, questa è la verità" continua l'allenatore che si fustiga per i risultati negativi dell'ultimo mese. Ma è ben lontano dal trovare una soluzione concreta a questo problema, la cui portata si ingigantisce giornata dopo giornata: "Devo trovare il modo di parlare con i giocatori al campo di allenamento, sul modo in cui dobbiamo giocare, come pressare, come costruire. Non sono abbastanza bravo, non sto facendo bene. Questa è la verità".

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