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Guardiola rimprovera Haaland per aver sgridato un compagno: nessuno è più importante della squadra

Guardiola rimprovera Haaland per aver sgridato Bernardo Silva nonostante il norvegese avesse segnato una doppietta. Guardiola ribadisce ancora una volta che la squadra è sopra ogni calciatore, anche il più decisivo.
A cura di Vito Lamorte
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Il Manchester City ha iniziato la Premier League 2023-2024 allo stesso modo in cui aveva chiuso il torneo l'annata precedente, ovvero con una vittoria. I Citizens hanno battuto a domicilio per 3-0 il Burnley grazie alla doppietta di Erling Haaland nella prima frazione e al gol di Rodri nella ripresa.

I campioni d'Inghilterra e d'Europa in carica hanno aperto i giochi nel torneo oltre la Manica dimostrando la loro forza e la loro superiorità in casa della squadra allenata dall'ex Vincent Kompany.

In poco più di mezz'ora Haaland ha piazzato subito la prima doppietta stagionale e ha messo la gara su binari comodi per il City, che ha fatto la solita partita di dominio del pallone e territoriale anche a Turf Moor. Il primo gol del centravanti norvegese è arrivato in mischia mentre il secondo con una conclusione che ha toccato la traversa e si è infilata in rete.

L'unica nota negativa per i campioni in carica è l'infortunio di Kevin De Bruyne a metà del primo tempo: al suo posto è entrato il neo acquisto Mateo Kovacic.

C'è stato un episodio che, però, ha attirato l'attenzione di quanti stavano vedendo la partita dei Citizens: subito dopo il fischio finale del primo tempo Pep Guardiola si è rivolto nei confronti di Haaland in maniera molto dura perché l'attaccante norvegese aveva rimproverato Bernardo Silva

Il manager catalano è parso molto duro nei confronti del suo calciatore mentre lasciavano il campo insieme: dopo aver visto che la telecamera era rivolto su di loro Pep ha spostato l'obiettivo prima di riaccendere la sua discussione con Haaland.

Guardiola ha dimostrato, ancora una volta, perché è unico come allenatore: nessuno è più importante della squadra, anche il più decisivo, e soltanto lui può richiamare qualcuno in caso di giocata sbagliata. È compito suo e non dei giocatori.

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