Guardiola piange per l’addio di Aguero: “Sarà impossibile sostituirlo”
Le lacrime di Pep Guardiola sono un omaggio a Sergio Aguero. Il Kun ha giocato l'ultima partita in Premier League con la maglia del Manchester City: s'è congedato con una doppietta realizzata nella sfida contro l'Everton di Carlo Ancelotti. È finita con il risultato di 5-0 in favore dei Citizens, il modo migliore per chiudere la stagione in Inghilterra e prepararsi alla finale di Champions contro il Chelsea. Tra il tecnico catalano e la Coppa ‘dalle grandi orecchie' c'è il derby contro i Blues di Tuchel: l'attaccante argentino punta anche questa sfida, fare gol in un match così importante (magari decisivo per la conquista del trofeo) è l'ultima impresa che ha a cuore il calciatore, desideroso di lasciare da trionfatore aumentando il bottino di reti (184 in campionato, 260 complessive) con una sola maglia che gli ha permesso di battere il record di Rooney.
Siamo molto legati ad Aguero – le parole di Guardiola Sky Sports -. È una persona speciale per tutti noi. Mi ha aiutato molto e non credo che ci sarà un altro come lui. Ci sono molti giocatori che questo club ha avuto… lo stesso David Silva ha aiutato questo club a diventare quello che è ora adesso. Il Kun ha dimostrato tutta la sua qualità in 20 minuti giocati.
Perché Guardiola parla così del Kun? Basta riavvolgere il nastro e tornare indietro fino alla vigilia della gara con l'Everton. Allora il tecnico espresse un giudizio molto lusinghiero nei confronti del calciatore e per farlo usò un confronto speciale.
Quando è in forma è come Romario in Brasile. In soli cinque metri si converte in un leone nella giungla, fa qualche passo e uccide i suoi avversari. Ha questa qualità, anche se la sua dote migliore è il senso del gol.
Dove giocherà Aguero? La prossima destinazione è segnata: dall'Inghilterra si recherà in Spagna, con direzione Barcellona. Lì prenderà il posto in attacco, accanto al connazionale Lionel Messi. E tornerà a ruggire in area di rigore.