Guardiola lancia la proposta in diretta a Baggio da Fazio: “In Italia solo con lui come assistente”
Pep Guardiola è stato ospite di Fabio Fazio in diretta tv sul canale NOVE a ‘Che Tempo Che Fa'. L'allenatore del Manchester City ha parlato in una lunga intervista in cui si è raccontato tra passato, presente e progetti futuri. Una chiacchierata a cui ha partecipato collegato da casa anche Roberto Baggio che con Guardiola ha condiviso lo spogliatoio del mitico Brescia allenato da Carlo Mazzone. Un momento in cui si sono intrecciati ricordi, aneddoti e desideri futuri, come quello espresso dallo stesso Guardiola nei confronti di Baggio qualora dovesse scegliere di allenare un giorno in Serie A.
"Non è vero che è il mio ultimo anno al Manchester City, devo riflettere – ha detto, prima di rispondere a precisa domanda -. Verrei in Italia solo se Baggio facesse il mio assistente". Una provocazione, una battuta, è chiaro, mentre rispondeva a domande riguardanti il suo futuro ai Citizens che ogni giorno dall'inizio di questa stagione viene messo in dubbio. L'intervista poi si fa emozionante e tra i due ex compagni di squadra al Brescia ci sono fin dal primo momento parole di profondo rispetto e ammirazione: "Quando parlo di lui mi emoziono. L'ho conosciuto alla fine della sua carriera".
Guardiola ricorda le condizioni fisiche di Baggio quando è arrivato al Brescia
Ed è proprio attraverso Baggio che Guardiola ripercorre un po' il suo percorso alle Rondinelle tra aneddoti e racconti riguardanti anche Mazzone. "Baggio quando l'ho conosciuto aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice, poverino non si poteva muovere. Era il più forte – ha spiegato Guardiola -. È una persona solare, una persona incredibile. Ha conquistato l'ammirazione non solo per il fatto che fosse un bravo calciatore. In Italia non c'è un posto che non lo ami. Noi accettavamo tutti, lui era diverso, non si poteva trattare allo stesso modo".
Guardiola e Baggio si emozionano a vicenda
Baggio ascolta quanto detto da Guardiola e risponde in poche parole e molto profonde: "Mi hai fatto emozionare per quello che hai detto – e Pep prova a scherzare per stemperare un po' quell'emozione -. Sai che non è vero (ride ndr)". Baggio poi spiega di volerlo incontrare anche solo per una semplice chiacchierata e che segue Guardiola da quando ha iniziato ad allenare il Barcellona. L'allenatore del City sottolinea così di conseguenza l'enorme ammirazione che ha per il Divin Codino: "Mi sarebbe piaciuto tanto tanto tanto giocare più anni con lui – raccontando cosa significasse condividere il terreno di gioco con lui -. Io ero a centrocampo e quando la palla veniva da destra o sinistra, lui era sempre lì e io mi trovavo tanto".
I due si raccontano come due fratelli: "Non dimentico come mi ha accolto in una provinciale e Baggio era l'anima di quel Brescia – spiega Pep al quale lo stesso Roby risponde -. Lui è unico e vincente perché prima di tutto è una brava persona, e questa è la base per arrivare dove è arrivato lui – spiega -. È disponibile verso tutti e poi aveva questa dote che era già allenatore da giocatore. Dava sempre qualcosa in più per far migliorare i compagni, ma lo dico io e qualunque compagno che giocava con noi in quegli anni".
L'aneddoto legato a Mazzone e il pensiero di Guardiola su Messi
I due scherzano e ricordano l'episodio del cane portato da Baggio agli allenamenti del Brescia di Mazzone: "Aveva paura dei cani e un giorno appena vide il mio labrador andare a mille avanti e dietro sul campo col pallone si spaventò e disse: ‘Via quel cane!'. Qualcuno risposte che era il cane mio e lui: ‘Ao fatelo giocare e dategli un biscottino'". L'intervista si conclude con un elogio di Guardiola a Messi: "Lui è il giocatore più forte di tutti i tempi, forse è una mancanza di rispetto per Maradona e Pelè ma quello che ho visto di questo ragazzo in allenamento non potete immaginarlo – chiude -. Succede una volta nella vita per me Messi era la Grande Bellezza".