Guardiola è furioso: accusa Haaland davanti a tutti e non dà la mano a Gundogan
Il Manchester City ha fatto oggi un altro passo verso il titolo della Premier League battendo in casa il Leeds per 2-1: gli Sky Blues sono primi con 4 punti di vantaggio sull'Arsenal quando mancano 4 partite al termine. Sembra davvero difficile che i Gunners, che hanno notevolmente frenato dopo aver condotto il campionato fin dall'inizio, possano cambiare un finale che sembra già scritto. Tutto bene dunque in casa City? Non esattamente, vedendo cosa ha fatto un rabbioso Pep Guardiola negli ultimi minuti del match.
Il tecnico catalano era furioso dopo aver assistito a quanto accaduto in occasione del calcio di rigore concesso alla sua squadra all'84' sul punteggio di 2-0. È successo che Ilkay Gundogan, che nel primo tempo aveva messo a segno la doppietta che decideva la gara, si è preso il pallone per tirare lui il penalty e realizzare così la personale tripletta che sarebbe stata la prima della sua carriera e gli avrebbe fatto portare la sfera a casa per metterla in bacheca. Il punto è che il rigorista designato era Erling Haaland, che se n'è stato zitto mentre il compagno faceva capire che avrebbe tirato lui.
Il bomber norvegese, che alla sua prima stagione nel City ha distrutto il record di reti della Premier League arrivando a quota 35 (sono invece ben 51 quelle totali in tutte le competizioni), non ha fatto dunque nulla per impedire che Gundogan battesse lui il rigore, forse anche in soggezione essendo il tedesco il capitano della squadra. Il penalty tuttavia è stato calciato sul palo e il destino ha voluto che poco dopo gli ospiti accorciassero le distanze col gol di Rodrigo, mettendo a rischio la preziosissima vittoria del City.
Guardiola non ha perso tempo per far capire cosa pensasse dell'intera vicenda, che aveva contravvenuto alle sue indicazioni sulla gerarchia dei rigoristi. Le immagini mostrano chiaramente la rabbia del tecnico mentre urlava a Haaland più volte: "Erling, lo devi tirare tu!", con tanto di dito puntato verso il norvegese.
L'umore di Pep non è migliorato nei minuti successivi e quando al 93′ ha sostituito Gundogan non gli ha dato la mano, non degnandolo di uno sguardo. Evidentemente l'allenatore, che sta inseguendo il Triplete col City, si aspettava ben altro comportamento dal suo capitano, in un frangente così decisivo.
Quanto ad Haaland, che in campionato ha messo a segno tutti i rigori che ha tirato, oggi contro il Leeds – città dov'è nato 22 anni fa – ha avuto chance per rimpolpare il suo bottino stagionale di gol, ma è stato impreciso e dunque per una volta è rimasto a bocca asciutta. Niente di grave per il norvegese e per il City, ma sicuramente negli spogliatoi Guardiola si sarà fatto sentire: per chi ambisce alla perfezione, niente può essere affidato al caso o peggio all'insubordinazione.