Guardiola dice in diretta a un giornalista di Sky di cambiare lavoro: “Occupati di affari”

Il derby di Manchester tra United e City andato in scena domenica a Old Trafford è stato lo specchio della stagione disastrosa di entrambe le squadre: uno 0-0 noioso che alla fine è andato bene a tutti, per non passare un'altra settimana infernale. La squadra di Amorim non ha più nulla da chiedere al campionato, trovandosi nella parte bassa della classifica, addirittura a 35 punti di distanza dal Liverpool capolista, dopo aver anche avuto paura di scivolare in zona retrocessione. Il pari serve di più al City per restare attaccato al treno Champions, in quinta posizione, un punto dietro il Chelsea e uno avanti all'Aston Villa.

Decisamente più divertente è stato il dopo partita, vivacizzato da una battuta rivolta da Pep Guardiola al giornalista di Sky Sports Patrick Davidson. Durante la sua intervista, il tecnico catalano è stato interrogato dal giornalista su come il City avrebbe potuto penetrare meglio la difesa dello United. Invece di dare la risposta, Guardiola ha scherzosamente suggerito che Davidson potrebbe prendere in considerazione un cambio di carriera dopo anni di analisi calcistiche fatte anche assieme a lui.
Lo scambio di battute tra Guardiola e un giornalista di Sky Sports: "Forse dovresti fare altro"
"Come avresti potuto fare più male allo United?", è stata la domanda rivolta ai microfoni di Sky. "I giocatori lo sanno", ha ribattuto Guardiola facendo il misterioso. Davidson allora ci ha riprovato: "Puoi condividerlo con noi? La partita è finita…" A quel punto Pep gli ha risposto pungolandolo: "Dovresti saperlo, dopo nove anni passati assieme".
Il giornalista ha ammesso umilmente: "Non ne so abbastanza di calcio". Questo ha suscitato un sorriso divertito del tecnico del City, che a quel punto ha piazzato la battuta: "Dovresti lavorare nel mondo degli affari, forse? E non chiedere di calcio". Il tutto detto col sorriso, in un clima di leggerezza e complicità col cronista.

Guardiola ha poi aggiunto finalmente qualcosa di attinente a quanto chiestogli: "I giocatori lo sanno. Conoscono il processo. Se la palla è da una parte, i giocatori devono essere nella posizione giusta. Oggi questo non è stato abbastanza buono".
A sette giornate dalla fine, la Champions è ancora tutta da conquistare per il City, mentre incombe ancora lo spettro della possibile condanna per le presunte infrazioni al fairplay finanziario della Premier. Lì si parla addirittura di retrocessione, uno scenario ben peggiore che mancare l'accesso alla Champions.