Guardiola: “Basta razzismo, mi vergogno di come i bianchi hanno trattato i neri”
Non è bastata la vittoria del suo Manchester City, nel recupero di Premier League giocato con l'Arsenal, per far tornare definitivamente il sorriso sulla bocca di Pep Guardiola. Il tecnico catalano, dopo aver perso la madre a causa del Coronavirus, è infatti rimasto colpito anche da ciò che ha provocato l'omicidio di George Floyd: un'ondata di protesta antirazzista, che ha ovviamente toccato anche l'Inghilterra e generato la protesta decisa del manager dei ‘Citizen'.
L'accusa di Guardiola
A margine del rotondo successo dei suoi ragazzi, l'ex allenatore del Barcellona ha infatti puntato il dito contro il razzismo e dato il suo parere in merito al delicato argomento: "I bianchi dovrebbero scusarsi per il modo in cui hanno trattato i neri per 400 anni – ha dichiarato in conferenza stampa Guardiola – Mi vergogno di ciò che i bianchi hanno fatto. La Premier League in campo per supportare Black Lives Matter? Tutti i gesti sono buoni e positivi, ma dobbiamo fare molto di più per i neri di quanto abbiamo fatto finora. Come si può giustificare il razzismo? Come si può solo pensare che loro siano diversi? Tutte le iniziative per combattere le discriminazione sono positive, ma non bastano le parole: servono i fatti".
Il dolore per la scomparsa della madre
Prima del suo accorato appello anti razzista, e durante il minuto di silenzio andato in scena prima del match con l'Arsenal, il pensiero di Guardiola sarà certamente andato non solo a tutti coloro che hanno perso la vita nel tentativo di aiutare i malati, ma anche e soprattutto a sua madre: Dolors Sala Carriò, scomparsa all’età di 82 anni a causa di questa maledetta pandemia. "È stato un dolore enorme – ha spiegato il tecnico del City, alla vigilia della sfida con i Gunners – Un dolore condiviso con tutti coloro che hanno avuto un lutto in questi mesi terribili".