Guardiola annoiato da una domanda sul Manchester City: si fa ipnotizzare da una bottiglia
Non si fa sentire la tensione in casa Manchester City a poche ore dalla semifinale di Champions League contro il Real Madrid: gli inglesi dovranno affrontare quella che è a tutti gli effetti una finale anticipata per sperare di volare a Istanbul e inseguire il sogno. In tutta la loro storia i Citizens non hanno mai vinto la coppa e Pep Guardiola è chiamato a raggiungere il traguardo che gli manca dai tempi del Barcellona.
Tutta l'attenzione è focalizzata sul duello a distanza tra lui e Carlo Ancelotti, il vero mago della Champions. Negli ultimi anni i City ha solo sfiorato l'impresa: in 13 partecipazioni il massimo risultato raggiunto è stato la finale disputata nel 2021 contro il Chelsea, vinta proprio dai Blues guidati da Thomas Tuchel.
La posta in palio è altissima ma Guardiola riesce a tenere a bada la tensione. Abituato a questo tipo di partite, lo spagnolo si è presentato in conferenza stampa tranquillo, forse fin troppo. Sul web circola il video di un momento buffo avvenuto in sala stampa: annoiato dalla domanda di un giornalista che ha ripreso alcune dichiarazioni di Ancelotti sul City, Guardiola ha cominciato a giocare con una bottiglia presente sulla scrivania, ignorando totalmente il suo interlocutore.
Alla fine ha comunque risposto alla domanda del giornalista che gli ha chiesto della tenuta mentale della squadra, nonostante la noia. Il suo atteggiamento fa trasparire la grande sicurezza degli inglesi che approcciano a questa partita senza il timore reverenziale nei confronti del Real Madrid. Guardiola si dimostra spavaldo e completamente a suo agio anche nell'affrontare argomenti spinosi, visti i precedenti della sua squadra in Europa e soprattutto contro il Real Madrid.
La terribile rimonta subita appena un anno fa è stata messa alle spalle dall'allenatore che si prepara a vivere un'altra notte storica, con la speranza di raggiungere la sua seconda finale da quando siete sulla panchina del City, con un esito ovviamente diverso da quello dell'ultima volta.