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Guardalinee colpito a sangue in testa con un tubo, partita sospesa: violenza nel calcio argentino

Il calcio argentino è scosso ancora una volta da immagini violente: durante il match del Torneo Apertura argentino tra Godoy Cruz e Talleres de Cordoba, un guardalinee è stato colpito dall’asta di una bandiera, perdendo sangue dalla fronte. La partita è stata sospesa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Immagini davvero violente quelle che arrivano dall'Argentina: una partita della massima serie è stata sospesa per l'aggressione a un guardalinee, che è stato colpito in fronte da un tubo piovuto dalla tribuna alle sue spalle. Si stava giocando il match tra Godoy Cruz e Talleres de Cordoba, valida per la terza giornata del Torneo Apertura argentino, quando prima dell'inizio del secondo tempo l'asta di plastica di una bandiera – scagliato dagli spalti – ha colpito l'assistente Diego Martin, provocandogli un vistoso taglio sulla fronte con copiosa perdita di sangue. A quel punto la gara è stata interrotta e poi definitivamente sospesa.

Partita sospesa in Argentina: guardalinee ferito sulla fronte dall'asta di una bandiera

Resosi conto della situazione e constatate le condizioni ambientali difficilissime, l'arbitro Yael Falcon Perez – dopo 10 minuti di incertezza – ha disposto la sospensione della partita che si stava giocando allo stadio Victor Antonio Legrotaglie della città di Mendoza, in quel momento sullo 0-0. Il direttore di gara ha giustificato la sua decisione in un'intervista con i media televisivi, sostenendo che non vi erano garanzie per la sicurezza di tutti i presenti: "Non c'è possibilità di continuare. Non permetteremo a nessuno di farsi male. Se continuiamo a giocare, continuerà a succedere. So che non è colpa dei giocatori, è colpa di persone incivili".

Lo stesso direttore di gara era apparso molto scosso quando aveva visto l'assistente di linea andare verso il centro del campo tenendosi il viso con la fronte insanguinata e mostrando visibilmente il dolore per l'aggressione. Il match era stato molto acceso nella prima frazione, dopo che alla squadra di casa era stato annullato un gol dal VAR per un fuorigioco non chiaramente visibile. "La sospendo perché non è stato un infortunio, è stata un'aggressione – ha spiegato ancora l'arbitro – Non c'è possibilità di continuare. Non permetteremo a nessuno di noi di farsi male in un evento sportivo. Siamo nel 2025, questo non può succedere".

Il presidente del Godoy Cruz parla di "qualcosa di isolato", ma si aspetta la stangata

Dal canto suo Alejandro Chapini, presidente del Godoy Cruz, ha detto che "siamo solidali con gli arbitri. Stiamo accompagnando i quattro arbitri, stanno andando a prendere l'assistente in ospedale, sta bene, il nostro medico lo ha visto. Dobbiamo fare quello che dobbiamo fare". Il numero uno del club ha anche chiarito che questo tipo di incidente "è qualcosa che va oltre noi, la polizia non c'entra niente. Un disadattato ha tirato fuori un pezzo di plastica dalla bandiera e ha colpito l'arbitro sul lato sinistro della fronte. Se è un abbonato, sarà sanzionato".

Chapini, d'altro canto, ha negato che l'incidente fosse dovuto a uno scontro tra tifosi e ha descritto l'incidente come "qualcosa di isolato", perché "qualcuno ha pensato di farsi giustizia da solo. I tifosi sono rimasti lì finché l'arbitro non ha saggiamente sospeso la partita". Ha anche detto che il club potrebbe essere sanzionato per recidive, che "speriamo non si traducano nella perdita di tre punti. È una situazione scomoda per noi", anche se "la cosa più importante è la salute dell'arbitro".

Dopo l'aggressione, per precauzione, il guardalinee Martin è stato trasferito in una clinica nel centro della città di Mendoza. Adesso l'arbitro dovrà presentare la sua relazione al Tribunale disciplinare della Federazione calcistica argentina, che stabilirà come e quando saranno completati i restanti 45 minuti della partita e se il Godoy Cruz verrà sanzionato.

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