Grosso litiga con i giocatori prima dell’esonero dal Lione: “Ditemelo in faccia se sono il problema”
Dopo appena nove partite Fabio Grosso è stato sollevato dall'incarico di allenatore del Lione: la sua avventura è stata breve e poco memorabile, ricordata più per il triste incidente capitato prima della partita contro il Marsiglia che per quanto fatto vedere in campo. L'Equipe ha rivelato i retroscena dell'ultimo discorso alla sua squadra, poche parole piene di rabbia che hanno preannunciato il suo addio.
Secondo il prestigioso quotidiano francese Grosso ha raggiunto i suoi calciatori negli spogliatoi dopo la partita persa domenica contro il Lille per mettere tutte le carte sul tavolo e discutere della situazione. I nervi erano tesi e l'allenatore sapeva già a quale destino sarebbe andato incontro.
"Abbiate le palle di dirmelo in faccia se sono io il problema", ha urlato l'ex giocatore della Juventus alla sua squadra che però non gli ha dato nessuna risposta, neanche quando i toni si sono sensibilmente alzati. Grosso ha poi continuato: "Se pensate che sia io il problema andate a dire a Textor di cacciarmi, ma prima dovete avere le palle di dirmelo in faccia. Vi chiedo solo di dirmelo prima".
Nessuno del Lione ha proferito parola davanti a questo discorso, come sottolineato dal L'Equipe che ha riportato tutti i retroscena dell'ultimo confronto, avvenuto una manciata di giorni prima dell'esonero. La scintilla tra l'allenatore e il club non è mai sbocciata e neanche con la dirigenza è scattato il feeling.
Prima di prendere una decisione Texor ha parlato a lungo con Grosso della sua breve avventura, ma alla stampa il presidente della squadra francese non ha voluto fornire i dettagli del loro ultimo incontro e neanche le sensazioni dei giocatori. "L'allenatore non è un problema vostro e non ne parlerò con voi" ha tagliato corto senza sbilanciarsi in nessun tipo di analisi su quanto fatto nelle ultime nove partite.