Grifo racconta l’esclusione dall’Italia di Mancini per gli Europei: “Un pugno in faccia”
Vincenzo Grifo, italiano di Germania, è stato uno dei calciatori più vicini a partecipare agli Europei con l'Italia diventata poi Campione d'Europa nella magica notte di Wembley contro l'Inghilterra. Il 28enne nato vicino a Stoccarda da genitori siciliani è stato infatti uno degli ultimi ad essere tagliato al momento della compilazione della lista dei 26 convocati Azzurri per Euro 2020. L'esterno offensivo del Friburgo ha dunque sfiorato la partecipazione alla spedizione di Roberto Mancini poi tramutatasi in cammino trionfale. Un'esclusione molto dolorosa per il classe '93 che in una recente intervista post-Europeo ha definito come "uno schiaffo in faccia".
"Ero molto deluso. È stato come un pugno in faccia – ha detto infatti Vincenzo Grifo alla testata tedesca Sport1.de raccontando le sue sensazioni al momento dell'esclusione dalla lista dei convocati per gli Europei –. E mi ci sono voluti alcuni giorni per elaborarlo. Il calcio a volte è duro, ma da professionista devo conviverci. Ma ho già visto molto nella mia carriera e ho anche subito delle battute d'arresto, però ho sempre continuato a rialzarmi. Lo farò anche questa volta".
Lo stesso Grifo ha poi raccontato anche come il ct Roberto Mancini gli ha comunicato l'esclusione dalla lista definitiva dei convocati dell'Italia per il Campionato Europeo: "Mi ha chiamato e mi ha spiegato in una brevissima conversazione che aveva preso una decisione diversa – ha poi proseguito infatti l'italo-tedesco –. Apparentemente è stato difficile anche per lui prendere quella decisione. Ma non ha fornito alcun motivo specifico per il quale non sono rientrato. Comunque sono stato molto felice che mi abbia chiamato e me l'abbia detto personalmente. Alla fine – ha quindi concluso il 28enne del Friburgo – Mancini ha fatto tutto bene. Per quanto sia difficile per me ammetterlo".
Grifo ha però sottolineato come, nonostante la cocente esclusione, non solo abbia tifato per i suoi compagni di Nazionale per tutto l'Europeo, ma non serba alcun rancore a Roberto Mancini: "Nessun rancore. È stata una decisione difficile. Ma se lo guardi negli occhi, non puoi fare altro che augurargli del bene" ha infatti detto a riguardo l'attaccante del Friburgo.