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Greta Beccaglia, la giornalista molestata da un tifoso

Greta Beccaglia è tornata allo stadio: “Il presidente Commisso si è scusato a nome del tifoso”

La giornalista molestata da alcuni tifosi della Fiorentina è tornata allo stadio. Adesso ha solo voglia di normalità, di continuare a svolgere il suo lavoro: “Sono stanca ma sono felice. Spero che quanto accaduto sia di lezione”.
A cura di Maurizio De Santis
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La giornalista di Toscana Tv, Greta Beccaglia, molestata sabato scorso allo stadio Castellani di Empoli
La giornalista di Toscana Tv, Greta Beccaglia, molestata sabato scorso allo stadio Castellani di Empoli
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La voglia di normalità di Greta Beccaglia: tornare a fare il suo lavoro, rimettere in moto la sequenza videoclip laddove il brutto episodio di sabato scorso aveva provocato una cesura netta alla narrazione. La giornalista molestata da alcuni tifosi della Fiorentina (due gli indagati, l'uno per lo schiaffo sul sedere e l'altro per aver cercato un contatto sgradito) era di nuovo al suo posto a fare il suo mestiere, quello per cui "si è sempre fatta il mazzo per raggiungere un obiettivo, coronare un sogno". Al Franchi si gioca il match tra la Viola e la Sampdoria, lei è lì in collegamento con Toscana TV.

Il battage mediatico l'ha accompagnata in questi giorni: solidarietà, attestazioni di stima e le indagini della polizia hanno lenito rabbia e amarezza per gli insulti sessisti e i pessimi atteggiamenti che ha subito sabato scorso a Empoli da alcuni sostenitori dei gigliati. "Sono stanca ma sono felice di ritornare a fare il mio lavoro subito dopo quello che è successo", ha ammesso la reporter. Il presidente, Rocco Commisso, ha voluto incontrarla a pochi istanti dal fischio d'inizio dell'anticipo di campionato: "Mi ha chiesto scusa a nome del tifoso, poi abbiamo parlato e fatto una foto. È stato molto carino e mi ha espresso tutta la sua solidarietà. Spero che quello che è successo possa cambiare qualcosa".

Alcuni immagini del video che mostra le moleste subite dalla giornalista durante il collegamento
Alcuni immagini del video che mostra le moleste subite dalla giornalista durante il collegamento

Sugli spalti compare uno striscione: "Prima razzisti, poi sessisti, ma mai giornalisti", lo mostra un gruppetto di supporter toscani e ha l'effetto di un rigurgito. Le ultime notizie sulla vicenda raccontano dei Daspo e delle accuse di violenza sessuale nei confronti dei due tifosi autori delle molestie. Hanno fatto ammenda, chiesto scusa in pubblico: un pentimento che non basta a cancellare la gravità di quanto accaduto. Un pentimento ‘sporcato' da quella giustificazione biasimevole: "era una goliardia, un gesto in un momento di stizza" fatto per la delusione del match. Entrambi sono indagati e adesso, per l'ipotesi di reato prefigurata (violenza sessuale), il rischio è una condanna che va dai 6 ai 12 anni di carcere.

Oltre ad Andrea Serrani, il primo a molestare Beccaglia ("non puoi fare questo", la reazione della giornalista), gli inquirenti hanno identificato anche un'altra persona: si tratta di un 48enne di Reggello, l'incappucciato che "toccò le parti intime" della donna. Anche per lui sarebbe è già scattato un daspo di due anni. Secondo la ricostruzione dei fatti avrebbe volutamente urtata la reporter, cercando un contatto fisico.

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