Green, discussione in spogliatoio con Sarri al Chelsea: “Gli dissi ‘Non hai un piano B'”
Cosa succede tra le mura dello spogliatoio di una squadra di calcio? Lo ha raccontato Rob Green, ex portiere del Chelsea, che in un'intervista a The Athletic ha confessato un retroscena dell'esperienza di Maurizio Sarri alla guida dei Blues. Terzo posto in Premier, alle spalle delle corazzate Liverpool e Manchester City, l'Europa League messa in bacheca: l'avventura del tecnico toscano durò solo un anno prima di trasferirsi a Torino alla Juventus e, al netto dei successi e dei consensi ricevuti, non è stata tutta rose e fiori. Anzi, le metodologie di allenamento e la cura "maniacale" degli schemi, dei movimenti sincronizzati ci ha messo un po' di tempo a fare breccia nelle differenti abitudini dei giocatori. Il trend di risultati e le difficoltà palesate in campo ne furono la testimonianza diretta: cucire anche addosso ai Blues l'abito degli azzurri sembrava impossibile. E così nello spogliatoio la squadra decise di parlare al tecnica in maniera chiara, a prendere la parola però fu solo Green.
Mi sono girato verso Sarri e ho detto: ‘Guarda, so che sei in una posizione difficile e capisco che le cose nel club non vadano bene perché lo vedo, come lo vedi tu, ma da fuori non lo capiscono’. E mentre dicevo questo, pensavo: ‘Ora vado giù duro’.
Green ad andare giù duro – per usare il suo linguaggio – ci ha provato. Tant'è che i primi concetti espressi sono stati molto efficaci. Cosa faceva Sarri? Era fermo ad ascoltare cosa aveva da dirgli la squadra. Perché parlò proprio lui, il terzo portiere? Semplice… molti avevano timore di perdere il posto in squadra. Lui sapeva di non correre rischi. Nulla aveva da perdere.
Gli ho detto: ‘Tu non hai un piano B, sei un manager di passaggio e i ragazzi della squadra non sono tipi da parlarti così, sono spaventati di parlarti come sto facendo. A me non importa perché cosa puoi fare, mettermi fuori squadra?’ Ho parlato per un quarto d’ora e molti compagni di squadra lo hanno apprezzato. Mi hanno detto: ‘Hai parlato come avrei voluto fare io’. Non potevano perché avrebbero rischiato il posto in squadra.
Quale fu la reazione di Sarri dopo quel discorso durato così tanto tempo? Il tecnico meditò a lungo su quelle parole, non replicò e restò in silenzio. Però una cosa la fece e Green racconta di essere rimasto sorpreso in positivo dall'atteggiamento dell'allenatore.
Come l’ha presa Sarri? Mi ha aspettato all’uscita dallo spogliatoio e ho pensato ‘Sono fregato’. In realtà mi ha dato la mano e mi ha detto: ‘Grazie, è la prima volta che qualcuno mi fa ragionare in una riunione di spogliatoio’.