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Gravina inflessibile con Juventus e Salernitana: “Le regole si rispettano”

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ribadisce il messaggio che arriva dai vertici della Uefa: non può esistere mediazione né dialogo con chi si pone al di fuori dell’ordinamento. Vale per la Juve, in relazione al caso Superlega, e per il caso Salernitana, che in Serie A non può giocare se ha la stessa proprietà di riferimento (il presidente della Lazio, Lotito) e ancora non è stata trovata una soluzione.
A cura di Maurizio De Santis
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Rispetto delle regole. Valgono per tutti. Dalla Juventus fino al presidente, Claudio Lotito, che deve ancora sciogliere il nodo ‘proprietà della Salernitana' neo promossa in Serie A. Non può, come da regolamento, essere numero uno di riferimento di due club (la Lazio oltre i granata) nello stesso campionato.

Nei giorni più caldi per lo scontro tra Uefa e club della Superlega (Real Madrid e Barcellona oltre ai bianconeri), un altro segnale arriva dall'Italia. È il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a ribadire quanto già espresso con forza dai vertici europei: non può esistere mediazione né dialogo con chi si pone al di fuori dell'ordinamento per interessi privati. "Nessuno impedisce loro di organizzarsi un campionato ma lo facciano al di fuori del nostro sistema che si riconosce nella Fifa, nella Uefa e nella Figc". Entro la prossima settimana arriverà il verdetto della commissione disciplinare continentale: l'esclusione dalla Champions League sembra certa, a partire da quando e se la sanzione sarà aggravata da ulteriori provvedimenti afflittivi chiariranno quale sarà la severità della linea adottata.

Juventus fuori (anche) dalla Serie A? Non accadrà nonostante la modifica ribattezzata ‘anti Superlega' e approvata di recente all'articolo 16 delle Norme Organizzative Interne della Federazione abbia sancito decadenza e revoca automatiche dell'affiliazione del club alla Figc. Perché la Juve non corre rischi? Pur continuando a credere che il progetto messo in atto sia ancora possibile, l'importante è che non disputi alcuna partita in questo torneo alternativo. Ma questo non vuol dire che la sua posizione sia differente rispetto alle altre società o che possa beneficiare di qualche privilegio. "Il calcio italiano non deve rinunciare al rispetto delle regole, innanzitutto – le parole di Gravina nell'intervista a Il Messaggero -. Valgono per tutti, anche per la Juventus, innanzitutto per la Juventus che è il club italiano più titolato e con più tifosi. E questo non perché lo dice Ceferin ma perché è giusto così".

Altra nota dolente: la questione della Salernitana tornata in Serie A (l'ultima volta fu nel '99) ma club che gravita nell'orbita patrimoniale del presidente della Lazio, Claudio Lotito. Le norme al riguardo sono molto chiare: non può avere due società in gara nello stesso campionato. "Lo dico chiaro e tondo – ha aggiunto Gravina -. La cessione della Salernitana dovrà avvenire nel rispetto delle regole, senza strane interpretazioni delle norme. Chi vuole bene alla Salernitana, sa di cosa parliamo".

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