Gravina frena sulla Juve: “Basta linciaggio, il problema può riguardare anche altre società”
Il caso delle dimissioni in blocco del Consiglio di Amministrazione della Juventus è tema di dibattito forte, non solo nel mondo del calcio. Di questo argomento ha parlato, a margine del convegno ‘Calcio e Welfare' in corsa a Napoli, anche Gabriele Gravina, il presidente della Federcalcio, che ha provato a stemperare i toni della discussione dicendo una frase però che allarga, forse clamorosamente, il raggio: "Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non è un problema, ma stiamo calmi perché temo che quel tema possa riguardare anche altri soggetti".
Non piacciono al numero uno della FIGC alcuni commenti, che parla già dell'esito del processo, ma anche di penalizzazioni e addirittura l'ipotesi di sanzione massima – e cioè la retrocessione in Serie B. La Juventus attraversa un momento molto particolare, dopo le dimissioni di Agnelli, ma non per questo bisogna anticipare l'esito delle indagini, che vanno avanti su un doppio binario.
Perché la magistratura ordinaria sta indagando e la Procura Federale sta acquisendo gli atti relativi all'indagine Prisma che riguarda la Juventus: "Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che ci sia un processo. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria. C’è comunque un collegamento tra i due rami della giustizia, ma aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema. Non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini".
Poi Gravina ha rispedito al mittente gli attacchi che la Liga spagnola ha fatto alla Juventus: "Credo siano piuttosto fuori luogo ricevere attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua. L'Uefa è un organo internazionale, in contatto con noi, quindi aspettiamo il processo e poi tiriamo fuori le conclusioni".
Infine il dirigente abruzzese ha parlato anche del ritorno della Nazionale di Mancini al Maradona, che il 23 marzo ospiterà la partita con l'Inghilterra: "Napoli merita la nazionale di calcio. In questo momento è un bellissimo vulcano, pieno di entusiasmo e passione. Questi entusiasmo e passione per il calcio e per la città non può che far bene alla Nazionale. Abbiamo diversi ragazzi che fanno parte del Calcio Napoli, è il momento giusto per far tornare la Nazionale al Maradona in una sfida ricca di appeal come quella con l'Inghilterra. Abbiamo grande considerazione della città di Napoli e dei tifosi".