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Gravina e l’incubo quarantena: “Speriamo di evitare una beffa per il calcio”

Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha parlato della quarantena di 14 giorni che sarà imposta a tutta la squadra di un eventuale contagiato. Questa norma, che ha creato tante discussioni, potrebbe essere modificata prima della ripresa del campionato se la curva epidemiologica continuerà a calare.
A cura di Alessio Morra
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Se il calcio riuscirà a ripartire c'è un grosso zampino del presidente della FIGC Gabriele Gravina che ha tenuto duro e ha saputo mediare tra varie componenti anche quando la situazione era letteralmente drammatica. In un'intervista con elevensports.it il numero uno del calcio italiano si è detto contento per la ripartenza, ma al tempo stesso ha dichiarato che c'è ancora qualcosa da limare: "Godiamoci la ripartenza sapendo quindi che dobbiamo ancora limare qualche piccola restrizione imposta dal Comitato tecnico scientifico. E dico piccola per usare un eufemismo".

La quarantena di 14 giorni potrebbe essere modificata

Gravina si riferisce alla misura della quarantena di 14 giorni per tutta la squadra stabilita dal Comitato Tecnico Scientifico. Questa norma in realtà mette a rischio lo svolgimento della stagione e il il presidente spera di poter modificare, grazie ai numeri della curva epidemiologica, prima della ripartenza:

Sono ottimista e mi sembra che i numeri ci diano ragione. Oggi la curva epidemiologica ci lascia ben sperare e non lo dico solo per il calcio: e' evidente che, se dovesse continuare questo trend, chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni eliminando una quarantena che mi sembra particolarmente eccessiva, soprattutto se c'e' l'idea di aprire agli sport amatoriali come il calcetto. Noi ripartiamo sapendo in modo responsabile che ci sono ancora dei rischi: dobbiamo governarli in maniera corretta perché un blocco ulteriore sarebbe una grande beffa

Il calcio riparte con la Coppa Italia

Le semifinali Juventus-Milan e Napoli-Inter daranno il là al calcio italiano, la ripresa è un motivo d'orgoglio e di soddisfazione per il presidente della FIGC, che sottolinea quanto è stato complicato far ripartire il movimento:

Domani il calcio in Italia riparte, in linea con quello che è avvenuto a livello europeo: questo è motivo di grande soddisfazione. Conseguire questo obiettivo non è stato facile, le condizioni oggettive non hanno dato massima serenità, al contrario abbiamo vissuto momenti complicati, difficili, di grande tensione.

Il Fondo Salva Calcio della FIGC

La FIGC ha approvato un ‘Fondo Salva Calcio', nessuno in Europa è riuscito a fare questo e Gravina con orgoglio rivendica questo progetto, che mette oltre venti milioni di euro a disposizioni di squadre e calciatori: "Il nostro Fondo Salva Calcio e' un'operazione unica in Europa. Qualcuno sminuisce o cerca di demolire ciò che facciamo, ma la Federazione ha messo a disposizione le sue risorse accantonate in tanti anni di sacrifici".

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