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Gravina: “Chi chiede di annullare il campionato non vuole bene al calcio e agli italiani”

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha evidenziato ancora una volta la necessità di fare il possibile per portare a termine il campionato di Serie A, quando l’emergenza Coronavirus sarà rientrata. Un eventuale annullamento infatti rappresenterebbe un colpo durissimo per tutto il movimento.
A cura di Marco Beltrami
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Una Serie A da giocare nei mesi estivi, e magari senza partite al nord, dove il Coronavirus potrebbe allentare la sua presa con maggiore lentezza. È questo il piano per cercare di portare a termine la stagione del massimo campionato italiano, se l'emergenza COVID-19 dovesse rientrare. Le ultime parole del presidente della Federcalcio Gravina ai microfoni di Radio Rai confermano che c'è la volontà di fare il possibile per riprendere, evitando così un colpo durissimo per tutto il movimento. Ecco perché a giudizio del numero uno del calcio italiano, chi invoca l'annullamento "non vuole bene né al calcio e né agli italiani: io terrò duro sino alla fine"

Chi chiede di annullare il campionato non vuole bene al calcio, parola di Gabriele Gravina

Anche il calcio italiano pensa a come ripartire ad inizio maggio, quando scadrà il divieto per gli allenamenti. Il piano sul tavolo è ormai noto, con tre settimane di allenamento, come se fosse un ritiro pre-stagionale, e poi il ritorno alle partite tra fine maggio e inizio giugno. Il tutto in massima sicurezza, e con la speranza che l'emergenza Coronavirus allenti ulteriormente la presa. Quello che è certo è che bisognerà fare il possibile per riprendere ed evitare dunque un colpo economico pesantissimo a tutto il movimento. Il numero uno della Figc Gravina ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ a Rai Radio 1 è stato perentorio sull'argomento: "Chi invoca oggi l’annullamento e la sospensione non vuole bene né al calcio e né agli italiani: io terrò duro sino alla fine. È un momento complesso per il nostro paese, per l’economia e per il mondo del calcio sono convinto che con un pizzico di responsabilità, disponibilità e buon senso troveremo la giusta via".

La Serie A senza partite al nord e l'ipotesi di un'apertura con la Coppa Italia

Tra le ipotesi sul tavolo, c'è quella di ripartire con le semifinali di ritorno di Coppa Italia e di evitare di giocare negli stadi del nord. Una soluzione quest'ultima che dunque permetterebbe di evitare di scendere in campo in zone più colpite dal Coronavirus, ma che non è stata gradita da alcuni club settentrionali. Gravina apre a tutte le possibilità pur di concludere il torneo: "Riprendere con le semifinali di Coppa Italia? Riguarda la Lega di Serie A, aspettiamo indicazioni rispettosi di ruoli. Siamo in attesa dei calendari. Tutte le gare al sud? Io mi auguro e mi auspico che tutti possano giocare nei propri stadi. Se questo non dovesse essere possibile troveremo delle soluzioni alternative".

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