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Gomez: “Traoré sembra Messi, per fermarlo dobbiamo prenderlo a calci. Zapata? Ti fa male”

Qual è il segreto dell’Atalanta? La squadra di Gasperini è una realtà del calcio italiano e una rivelazione in Europa dove giocherà nei quarti di Champions League. Il Papu Gomez rivela cosa c’è dietro il “miracolo” della “dea” e parla di alcuni compagni di squadra. In particolare della fisicità di Zapata.
A cura di Maurizio De Santis
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Alejandro Gomez alias il Papu. Da Catania a Bergamo, idolo dei tifosi e ingranaggio in quel meccanismo perfetto che fa dell'argentino una pedina devastante in attacco. Nel cuore della prima linea della "dea" fa un po' di tutto: guastatore tra le linee, affonda il colpo e ripiega, corre e lotta, apre spazi e vi si fionda, il partner ideale se hai al tuo fianco un compagno di squadra che quando parte fila via "come un treno e non lo prendi". È così che definisce Duvan Zapata, il colombiano dà fisicità e peso al reparto offensivo nerazzurro.

A volte in partitella non mi voglio nemmeno avvicinare, rischi di farti male – racconta il Papu nel collegamento su Instagram con Bobo Vieri -. I pantaloncini che indossiamo su di lui sembrano delle mutandine…

L'Atalanta di Gasperini non è più una rivelazione ma una realtà del calcio italiano che è riuscita a farsi largo anche in Europa. Prima s'è qualificata alla fase a gironi di Champions poi è giunta agli ottavi poi ha completato il "miracolo" strappando la qualificazione ai quarti di finale. E adesso attende che il gran carrozzone delle Coppe riprenda per riprendere il cammino laddove lo ha interrotto quell'emergenza sanitaria per i contagi da coronavirus che proprio nel Bergamasco ha avuto effetti devastanti.

Ci sono compagni compagni che si fanno un culo così per noi, che corrono il triplo come De Roon e Freuler. Poi abbiamo un attacco molto forte perché c'è anche Muriel che partendo dalla panchina ha fatto 14 gol. È pazzesco perché non abbiamo un grande budget ma la società è brava ogni anno a vendere qualche calciatore e a reinvestire.

Qual è il segreto dei nerazzurri? Ora et labora. Sudore e sacrificio. Schemi e disciplina. Nessuna alchimia tattica solo il lavoro quotidiano durissimo che non ammette soste né distrazioni. Il risultato è tangibile in campo però che fatica… anche con i ragazzi della Primavera.

Quando giochiamo contro di loro a un certo punto dobbiamo tirare delle stecche (calci, in gergo) altrimenti non riusciamo a fermarli. C'è Traoré che a volte sembra Messi, i nostri difensori a volte non li prendono. Durante la settimana lavoriamo duramente… il mio giorno di riposo è quello della partita.

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