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Gollini sull’Atalanta: “Avevo problemi con una persona”. È Gasperini, fu colpa di un errore

Pierluigi Gollini si è presentato alla Fiorentina direttamente dal ritiro in Val di Fassa. Il portiere non ha dimenticato il suo passato all’Atalanta e soprattutto i motivi del suo addio: c’è Gasperini di mezzo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Pierluigi Gollini è il grande acquisto di mercato messo a segno dalla Fiorentina in questa prima finestra stagione di trasferimenti. Il portiere è arrivato in Toscana con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il suo cartellino è ancora di proprietà dell'Atalanta che lo scorso anno lo lasciò partire in prestito per vestire la maglia del Tottenham. Non una stagione facile per lui, costretto a stare sempre alle spalle del titolare Lloris e quasi mai decisivo quando schierato in campo da Conte. Il ritorno in Italia è stato dunque quasi necessario per lui affinché potesse rilanciarsi. La Serie A l'aveva lasciata a luglio del 2022 con l'amaro in bocca e la consapevolezza di non essere stato lui a voler dire addio alla Dea.

Prima di imbarcarsi al gate dell'aeroporto in direzione Londra, mise in evidenza tutta la sua amarezza per quanto accaduto con l'Atalanta. Non è infatti mancata una punta di amarezza per un addio che è sembrato essere stato condizionato dallo screzio con Gasperini nella stagione 2020/2021. "Io via per lui? Ci sarà modo di parlare di tutto". In realtà da quel momento Gollini non ha parlato molto di Gasperini e solo durante la presentazione ufficiale come nuovo giocatore della Fiorentina ha messo a nudo nuovamente i motivi che l'hanno spinto ad andare via dalla squadra bergamasca: "Non sono andato via per scelta tecnica ma solo per i problemi personali con una persona".

Impossibile non identificare quella persona in Giampiero Gasperini che avrebbe avuto uno screzio importante con Gollini all'inizio del 2021. Nell'andata andata degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid, che riuscì a battere la Dea con un gol di Mendy, Gollini giocò la sua ultima partita da titolare prima di sparire completamente lasciando il posto a Sportiello che lo sostituì nelle successive gare dell'Atalanta. Dopo il ritorno contro il Real in cui Sportiello fu protagonista di un errore evidente, Gollini si riprese il posto tra i pali a seguito di un chiarimento con lo stesso Gasperini. Alla vigilia della gara successiva con il Verona il tecnico infatti dichiarò pubblicamente:

L'abbraccio tra Gollini e Gasperini dopo la vittoria in Champions in casa del Liverpool a novembre 2020.
L'abbraccio tra Gollini e Gasperini dopo la vittoria in Champions in casa del Liverpool a novembre 2020.

"La prestazione di Sportiello serviva a Gollini per ripartire ma non è una questione di screzi – sottolineò l'allenatore – A volte vengono tirate a forza dai procuratori per giustificare il tutto, sono solo scelte tecniche". Ma di certo le parole di Gasperini non rasserenarono il rapporto tra i due. In un'intervista a DAZN lo stesso Gollini rivelò un episodio piuttosto strano accaduto nel primo anno in cui l'Atalanta si era  qualificata in Champions.

"Eravamo sesti in campionato, settimi a marzo – ha detto – Il periodo era così. Rossi e Berisha erano con me. Mi disse: ‘Io non so chi far giocare! Per me non siete al livello da Serie A, dicono che siete di livello ma per me non potete giocare. Non cambia niente chi gioca, fate danno'". Forse una provocazione per metterli alla prova, o una semplice constatazione, ma sicuramente che non avrà fatto piacere ai tre portieri e allo stesso Gollini che oggi ricomincia dalla Fiorentina ma senza dimenticare, senza fare nomi, colui il quale ha deciso che nell'Atalanta non c'era più spazio per lui…

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