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Gnonto ricorda i sacrifici della madre: “Sperava nelle mance dell’albergo per pagare la benzina”

Willy Gnonto, giovane speranza del calcio azzurro, parla altre tre lingue oltre l’italiano: “Inglese, francese e tedesco, in spagnolo mi arrangio”. Adesso la maturità, ma prima ci sono gli Europei Under 19 con l’Italia: “Porterò i libri anche lì, non c’è alternativa”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nella mediocre Italia crollata a Moenchengladbach sotto i colpi di una Germania apparsa in questo momento di un altro livello, una delle poche note liete è stata ancora Willy Gnonto. Il giovane attaccante che Roberto Mancini ha lanciato con coraggio in queste partite di Nations League lo ha ripagato con l'assist a Pellegrini nella gara d'andata pareggiata a Bologna contro i tedeschi e poi con uno dei due gol messi a segno dagli azzurri nel pesante 5-2 a favore della squadra di Flick. Il 18enne di Verbania, figlio di genitori ivoriani, è stato una ventata di freschezza in un panorama davvero mesto per quanto riguarda il reparto offensivo della nostra Nazionale ed ora si gode le luci dei riflettori, con un occhio al mercato che potrebbe riportarlo in Italia dopo l'addio all'Inter di due anni fa per andare a trovare spazio allo Zurigo in Svizzera.

Il padre di Gnonto ha svelato che il suo sogno è di tornare all'Inter, il diretto interessato conferma: "Non so, posso dire che sono interista e mi piacerebbe un giorno tornare. Ho tanto tempo davanti a me, vedremo con calma. Per l'Inter provo gratitudine: mi hanno dato la prima grande occasione e mi hanno insegnato quasi tutto. In questi due anni ho avuto tanto tempo per riflettere e per uscire dalla mia zona di comfort. Il fattore decisivo è stato il fatto di avere una occasione per dimostrare il mio valore in prima squadra. Lo Zurigo ha rischiato su di me, sono stato fortunato a incontrare loro. E anche ad avere i miei genitori con me".

Willy Gnonto è il futuro dell'Italia
Willy Gnonto è il futuro dell'Italia

Nell'intervista al Corriere della Sera la riconoscenza di Gnonto per la sua famiglia è sconfinata: "In questi giorni ho realizzato tanti sogni che avevo quando ho iniziato a giocare. E lo devo ai tanti sacrifici fatti, soprattutto dai miei genitori. Quello che hanno fatto loro per me è stato incredibile. Molte volte non c'erano i soldi per andare a Milano all'allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano. Oggi sono contento, perché vedo che la mia famiglia vive bene come merita. Molti hanno detto che ho lasciato l'Inter per lo Zurigo proprio per i soldi, ma non è così: era la cosa giusta da fare per giocare in prima squadra".

Willy tra qualche giorno dovrebbe dare l'esame di maturità, ma la sua partecipazione ai campionati Europei Under 19 con l'Italia gli fa venire qualche dubbio: "La situazione è ‘così così’, proprio per l'Europeo Under 19. Porterò i libri anche lì, non c'è alternativa. Nel ritiro azzurro ho studiato quello in cui fatico di più: chimica, fisica, matematica. La mia media voto prima della maturità? Tra il 7 e l'8: abbastanza buona". Gnonto parla altre tre lingue oltre l'italiano: "Inglese, francese e tedesco, per il quale dovrò fare un altro esame al rientro a Zurigo. In spagnolo mi arrangio".

Gnonto è diventato un uomo mercato: il suo sogno è tornare all'Inter
Gnonto è diventato un uomo mercato: il suo sogno è tornare all'Inter

Il ragazzo sa che adesso arriva il difficile, restare con i piedi per terra: "Non ero molto conosciuto prima di queste quattro gare, mentre ora magari lo sono un po' di più. Ma non ero scarso prima e non sono un fenomeno adesso. Ho dei sogni come tutti. Ma ne resto lontano, perché molte cose non sono vere o comunque non posso controllarle". La testa sembra davvero quella giusta: Mancini ha pescato bene.

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