Gnonto agli esami di maturità con una sola paura: “Ho studiato molto ma temo matematica”
Dopo le ottime prestazioni con la Nazionale di Roberto Mancini, Wilfried Gnonto è tornato tra i banchi di scuola per l'esame di maturità al liceo scientifico sportivo ‘Marco Pantani' di Busto Arsizio (Varese). Il giovane attaccante dello Zurigo e della selezione azzurra si è recato, come tutti i suoi coetanei, tra i banchi per sostenere la prima prova. Una maglietta bianca, pantaloncino nero e astuccio per il ragazzo cresciuto nella Primavera dell'Inter, che ha sempre dato grande importanza al suo percorso scolastico: "Per i miei genitori é sempre stato importante farmi andare avanti con la scuola, e io vorrei dare loro un motivo di orgoglio per tutto quello che hanno fatto per me".
Gnonto ha preparato gli esami da privatista e durante il campionato si è impegnato molto per non restare indietro con i programmi e farsi trovare preparato per un appuntamento così importante: "Ho studiato molto, ritagliandomi momenti durante i ritiri anche se é stato difficile, per me terminare questo percorso é importante".
Dieci giorni dopo essere diventato il più giovane marcatore di sempre della Nazionale, in seguito al gol contro la Germania, Willy Gnonto ha sostenuto la prima prova scritta e ha confessato le sue paure per questi esami: "Sono riposato, spero vada bene anche se temo matematica".
Una battuta con una metafora calcistica non poteva mancare: "Per una partita forse sono più calmo, perché é ciò che mi piace di più e mi riesce meglio".
Willy è diventato uno dei calciatori più chiacchierati nel panorama italiano dopo che nessuno aveva battuto ciglio o mostrato alcun interesse quando ha deciso di lasciare il nostro paese per andare in Svizzera a giocarsi le sue chance.
Queste ultime settimane hanno cambiato molto la sua immagine e ne ha parlato a Sky Sport dopo aver incontrato i bambini delle scuole calcio di Verbania al camp organizzato dal suo primo allenatore Rino Molle: "È un'emozione tornare a trovare i ragazzi con cui ho passato molto tempo. Ora penso alla maturità, quello di Mancini è stato difficile ma devo pensare a quello, che mi preoccupa di più. La scuola ha un valore importante per me e per la mia famiglia. Ora sono alla fine del percorso. Il gol alla Germania ha cambiato molte cose ma sono il ragazzo di sempre. Cerco di stare distaccato da quello che mi succede intorno, fa piacere essere sui giornali ma non ci devo pensare. Mi ricordo le giornate passate al campetto a giocare con i miei amici, mi divertivo molto. Spero che molti di loro possano fare molto meglio".
Diverse squadre hanno messo gli occhi su di lui dopo le prestazioni con la Nazionale e così lo Zurigo ha fissato il prezzo: gli elvetici vogliono 12 milioni di euro per farlo partire.