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Gnonto a 18 anni dà lezioni di umiltà: “Il gol non mi serve a niente dopo una sconfitta così”

Il 18enne Wilfried Gnonto dopo la pesante sconfitta rimediata dall’Italia contro la Germania in Nations League ha dato una grande lezione di umiltà a tutti sminuendo l’importanza di un gol che lo ha fatto entrare nella storia del calcio italiano.
A cura di Michele Mazzeo
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Wilfried Gnonto nel match di Nations League contro la Germania ha segnato il suo primo gol con l'Italia a 18 anni, 7 mesi e 16 giorni diventando così il più giovane marcatore di sempre con la maglia della Nazionale e facendo crollare un record che durava da più di mezzo secolo. Nonostante la pesante sconfitta rimediata dagli Azzurri di Roberto Mancini l'attaccante classe 2003 che milita nello Zurigo dunque è l'unico che sarebbe potuto uscire con un pizzico di soddisfazione da una serata disastrosa in cui la formazione italiana è stata umiliata dai tedeschi (5-2 il risultato finale) e crollata sotto i colpi di Timo Werner e compagni rischiando ora anche la clamorosa retrocessione nella Serie B della competizione europea.

Eppure, a dispetto della giovane età, così come fa sul campo Wilfried Gnonto ha dato prova di grande maturità anche fuori dal terreno di gioco parlando ai microfoni di Rai Sport e dando una vera e propria lezione di umiltà a tantissimi colleghi: "È una sconfitta pesante per tutti noi ma cercheremo di migliorare. In questo momento sono molto più avanti di noi e lavoreremo per arrivare a quel livello. Rispetto all'andata è stata una gara totalmente diversa, loro hanno giocato meglio, hanno mosso meglio la palla e noi abbiamo corso molto a vuoto" ha infatti detto il 18enne azzurro analizzando il pesante ko rimediato contro la Germania.

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Ma la vera lezione di umiltà il giovanissimo Gnonto l'ha data quando gli è stato chiesto del gol realizzato che lo ha fatto entrare nella storia del calcio italiano. Il tutto mentre il capitano di serata Donnarumma litigava a bordo campo con una giornalista che le faceva notare l'ennesimo suo errore con i piedi. Il classe 2003 infatti non si è lasciato andare a proclami personalistici ma ha sminuito la cosa mettendo davanti il gruppo: "Non me ne faccio niente del gol – ha infatti detto il talento dello Zurigo –. Dopo una sconfitta del genere sarebbe stata la stessa cosa se avessi segnato io o un altro compagno".

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Dopo l'umiliante ko con la Germania che ha fatto ripiombare i tifosi italiani in quello stesso clima di sconforto in cui erano piombati al momento della clamorosa mancata qualificazione al prossimo Mondiale del Qatar 2022 dunque le parole del giovane Gnonto servono a dare un po' più di speranza per il futuro dell'Italia che sembra dover ripartire proprio dai giovani. Anzi dal più giovane di tutti.

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