Gli ultras dell’Atalanta stanno col Lecce dopo la morte del fisioterapista: domenica non tiferanno

Il Lecce è chiuso nel suo dolore per la scomparsa improvvisa del fisioterapista e osteopata Graziano Fiorita, trovato morto in albergo alla vigilia del match con l'Atalanta, partita poi rinviata dalla Lega di Serie A a domenica sera alle 20:45. Due giorni sono stati concessi dunque alla squadra salentina per elaborare il lutto per la perdita dell'amatissimo Graziano, che lavorava nel Lecce da oltre 20 anni. Un tempo non ritenuto sufficiente dai calciatori per poter solo pensare di giocare a così breve distanza dalla tragedia. Una presa di posizione condivisa anche dagli ultras dell'Atalanta, che hanno diffuso un comunicato di solidarietà ai giallorossi, annunciando che non tiferanno qualora il match venga confermato per domenica.
Il Lecce potrebbe partire domenica stessa per Bergamo e giocare in serata con l'Atalanta
Già, perché il Lecce spera ancora che la Lega torni sui suoi passi e rinvii ulteriormente la gara, almeno dopo i funerali di Graziano. Un'ipotesi che tuttavia non sembra possibile, anche se intanto la squadra giallorossa – che si sta giocando la salvezza – non è ancora partita per Bergamo. Qualora non si presentasse domani in campo al fischio d'inizio previsto per le 20:45, il club pugliese andrebbe incontro a sanzioni pesantissime: sconfitta per 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica. A questo punto, il piano alternativo sarebbe di partire per Bergamo la stessa domenica mattina, mangiare, riposare in albergo, giocare il match con l'Atalanta e poi ripartire subito dopo a Lecce.

Gli ultras dell'Atalanta solidarizzano col Lecce: "Se si gioca domenica, non tiferemo"
Gli ultras dell'Atalanta intanto appoggiano la presa di posizione dei tifosi del Lecce, che ieri sera hanno esposto uno striscione in cui chiedono alla squadra di non giocare: "La morte di Graziano Fiorita dimostra ancora una volta la mancanza di rispetto per un uomo, un padre, marito e non per ultimo professionista da parte di questo contorto mondo del calcio – si legge nel comunicato diffuso – Un calcio sempre più compresso e vincolato da regole, che chiede a una squadra e ai propri tifosi di passare oltre il dolore e scendere in campo. La nostra storia non lo permette, dal 10/01/93 (perse la vita Celestino Colombi, ndr), la morte è uguale per tutti e merita il nostro rispetto. Se Atalanta-Lecce si dovesse giocare domenica 27 aprile, non attaccheremo striscioni, non sventoleremo bandiere e tanto meno gestiremo il tifo in Curva Sud. Rispettiamo il dolore del Lecce, dei suoi tifosi e di tutta la famiglia Fiorita".