Gli squalificati in Serie A dopo le risse in Inter-Juve e Lazio-Roma: pioggia di sanzioni
Il Giudice sportivo si è espresso sull'ultima giornata di Serie A per la quale c'era moltissima attesa soprattutto su due campi: il derby di Roma e quello d'Italia. Per Lazio-Roma, a seguito della rissa in campo è stata data comminata una giornata di squalifica ai giallorossi Cristante e Ibanez e una al laziale Marusic, tutti e tre espulsi. Nessun provvedimento, invece, è stato preso per quanto accaduto negli spogliatoi attorno al diverbio avvenuto tra Mourinho e Lotito ma è arrivata la sanzione ai due preparatori Nuno Santos e Ianni entrambi fermati per un turno. Per Inter-Juventus, invece sono due le giornate di stop stabilite per D'Ambrosio e una Paredes che nella conclusione della gara di San Siro avevano ricevuto il cartellino rosso.
La prima attesa era per la sfida in Capitale finita con il successo in campo della squadra di Maurizio Sarri ma che ha avuto uno strascico polemico davanti al quale si attendevano le decisioni disciplinari anche grazie al referto arbitrale e alle testimonianze dei responsabili federali presenti all'Olimpico. Il centrocampista giallorosso Bryan Cristante è stato fermato una giornata "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Sesta sanzione); per avere, al termine della gara, in reazione alla provocazione di un calciatore avversario, assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, non riuscendo nell'intento di affrontarlo in quanto fermato da un Assistente". L'avversario in questione è Adam Marusic che ha subito la medesima sanzione, "per avere, al termine della gara, assunto un atteggiamento gravemente provocatorio e volgare nei confronti dei calciatori della squadra avversaria, causando la reazione dei medesimi e dell’intera panchina". Nella Roma è stato poi fermato una giornata anche Roger Ibanez per "doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario".
Non c'è stato alcun provvedimento, invece, per quanto sarebbe accaduto negli spogliatoi dove José Mourinho e Claudio Lotito sarebbero entrati in contatto con un acceso diverbio. Il tecnico, squalificato, era stato autorizzato a poter raggiungere la squadra nel post gara e il confronto "dialettico" con il presidente della Lazio non è stato però oggetto di sanzione. Fermati invece per un turno ciascuno i due preparatori, Nuno Santos della Roma e Marco Ianni della Lazio per essersi alzati dalle panchine e aver partecipato attivamente ai disordini a bordo campo.
Il Giudice Sportivo Mastrandrea si è anche espresso su quanto avvenuto a margine di Inter-Juventus soprattutto nel confronto tra il nerazzurro D'Ambrosio e il bianconero Paredes. Il difensore di Inzaghi ha subito la sanzione più pesante, due giornate "per comportamento non regolamentare in campo (Seconda sanzione); per condotta gravemente antisportiva: per essersi, al termine della gara, avvicinato ad un calciatore avversario, reagendo alle provocazioni del medesimo, stringendogli per pochi istanti la parte posteriore del collo, reiterando l’atteggiamento aggressivo dopo il tentativo da parte dell'Arbitro di separarli, trattenuto a fatica dai compagni e dai componenti della propria panchina". Una giornata invece per l'argentino di Allegri "per avere assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un calciatore della squadra avversaria, cercando, dopo il tentativo da parte dell'Arbitro di separarli, di avvicinarlo nuovamente, venendo trattenuto a fatica dai compagni e dai componenti della propria panchina"
Ultima nota di rilievo, la sospensione di qualsiasi decisione attorno ai cori antisemiti, sempre nel derby, arrivati dalla curva laziale: in questo caso il Giudice Sportivo ha deciso di intraprendere ulteriori indagini, disponendo che "la Procura federale fornisca a questo Giudice ogni elemento utile alla decisione, acquisito anche dai responsabili dell’Ordine pubblico, che emergesse dalle indagini in corso e da quelle già avviate per fatti similari". Dunque, un supplemento di indagine mentre la Lazio, con una nota ufficiale, ha già preso le distanze dai tifosi indentificati e coinvolti.