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Gli scontri tra Totti e Spalletti: provocazioni e litigi che hanno compromesso il rapporto

Le tappe che hanno portato alla rottura tra Francesco Totti e Luciano Spalletti. Provocazioni, scontri e dialoghi tra i due nel corso della seconda esperienza del tecnico toscano sulla panchina della Roma. Una storia che ha avuto inizio nel primo giorno d’allenamento nel 2016 fino alla rissa sfiorata a Bergamo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Negli ultimi anni in casa Roma si sono visti tantissimi ribaltoni. Scudetti sfiorati, cocenti eliminazioni europee, cambi di allenatori continui e soprattutto l'addio al calcio di Francesco Totti. Ecco, proprio su questi ultimi due fattori si è concentrata maggiormente l'attenzione dell'opinione pubblica. Tutto ebbe inizio nel 2016, quando il club giallorosso decise di esonerare Rudi Garcia e richiamare in panchina quel Luciano Spalletti che dal 2005 al 2009 aveva portato al club capitolino due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.

Per Totti sarà l'inizio della fine della sua carriera, come ricostruito dallo stesso Pupone prima nella biografia ‘Un capitano', poi nella serie firmata Sky ‘Speravo de morì prima'. Lo spazio nel quale riprendono forma, dalla prospettiva di Totti, i momenti di scontro che hanno portato alla rottura definitiva con Spalletti. Dopo la rescissione consensuale alla Roma nel 2009, il rapporto idilliaco tra i due è cambiato, tanto da arrivare alla rottura. L'allenatore toscano specificherà poi il motivo nel corso di un'intervista dopo la vittoria del campionato con lo Zenit.

Dallo Zenit al primo giorno di Spalletti nel 2016

Nel corso della serie, in cui sono stati inseriti i dialoghi reali avvenuti tra i due, si vede Francesco Totti non proferire alcuna parola nei confronti del tecnico al momento dell'addio nel 2009. È stato forse quello il momento in cui Spalletti si rammarica per il comportamento del capitano da cui si sarebbe aspettato una difesa maggiore, una parola in più, anche davanti alla società. Dopo la vittoria del campionato con lo Zenit, nel corso di un'intervista, Spalletti risponde a una domanda sui complimenti rivolti da Francesco Totti nei suoi confronti dopo quel successo: "Lo ringrazio, magari se mi diceva qualcosa quando sono andato via lo preferivo di più, ma vanno bene anche i complimenti adesso".

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Totti non aveva mai pensato che Spalletti potesse nutrire del rancore nei suoi confronti, anzi, alla notizia del suo ritorno nel 2016 dopo l'esonero di Rudi Garcia, ne era ben felice: "Con l'allenatore buono posso giocare anche due anni, forse anche tre". E invece si dovrà ricredere subito. L'allenatore toscano fu molto freddo con il capitano dopo il suo arrivo a Trigoria e dopo un fugace saluto nel suo primo giorno d'allenamenti, lanciò il primo segnale di sfida a Totti negli spogliatoi presentandosi alla squadra: "Ho saputo che alla vigilia dell’ultima gara alcuni di voi hanno fatto tardi giocando a carte – si evince dai dialoghi mostrati nella serie -. Stiamo scherzando? Non voglio che giocate a carte, come peraltro già prevede il vostro regolamento interno. Sono stato chiaro?". A quel punto è proprio Totti a prendere la parola cercando rompere il ghiaccio e spezzare quell'apparente clima ostile che si era creato: "È facoltativo il regolamento mister", dice il capitano sperando di strappare un sorriso all'allenatore. Spalletti, interpretato da Gianmarco Tognazzi, invece risponde a tono: "Checco non mi rompere il ca**o. Non mi rompere il ca**o". È l'inizio della fine.

L'intervista e la rottura definitiva dopo Atalanta-Roma

Totti è deluso da quella risposta, non se lo sarebbe mai aspettato. Spalletti aveva sempre considerato il capitano giallorosso come un punto di riferimento. E invece adesso era diventato il problema di quella squadra in piena crisi di risultati. Il primo scontro tra i due arriverà in allenamento, dopo un passaggio errato di Totti: "Se uno coi tuoi piedi fa una cazzata così, vuol dire che non ci sta con la testa", viene riportato nella serie. La risposta del Pupone è stizzita: "Vaffa***ulo va, non stai parlando con un ragazzino. Hai capito che vengo da un infortunio, mi sto facendo il c**o per tornare, tu urli e ti arrabbi". Spalletti, nella ricostruzione,  non accetta questo tipo di linguaggio e comportamento e ribadisce il concetto: "Checco, l’altra volta ti ho concesso tutto. Ma adesso la musica è cambiata e tu pedali come tutti gli altri anche se ti chiami Totti".

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I rapporti tra i due sono ormai ridotti all'osso e non bastano le tante prove di riconciliazione per tentare di ricucire lo strappo. Nessuno ha mai voluto fare un passo indietro. Spalletti non voleva ripetere ciò che era accaduto nella sua prima esperienza in giallorosso quando chiudeva un occhio quasi su tutto e su certi comportamenti che proprio non gli andavano giù. La rottura definitiva alla vigilia della sfida che la Roma avrebbe dovuto giocare contro il Palermo. Spalletti aveva intenzione di schierare Totti titolare annunciandolo dal 1′ nella conferenza stampa della vigilia. Nello stesso momento, il capitano giallorosso aveva concesso un'intervista al TG1 in cui metteva a nudo tutto il suo risentimento nei confronti di Spalletti: "Con lui solo buongiorno e buonasera". Questa fu una delle frasi pronunciate da Totti che manifestò tutta la sua rabbia anche per il fatto di aver dovuto leggere certe frasi di Spalletti nei suoi confronti solo sui giornali.

A margine di quell'intervista Spalletti convocò una riunione tecnica con Totti invitando anche altri membri dello staff. Si rivelerà un confronto durissimo, che nella serie emerge in tutta la durezza dei dialoghi tra i due: "Cosa ca**o fai? Cosa dovrei fare io con te". È lo sfogo di Spalletti che non ha minimamente accettato quelle parole di Totti rilasciate nel corso dell'intervista. Il capitano prova a difendersi: "Ho solo criticato la società non lei". Ma Spalletti non ne vuole sapere nulla: "Dovevi pensarci bene prima di parlare, oggi non sei convocato". A quel punto la reazione di Totti diventa furiosa con il capitano che si sente ‘cacciato da Trigoria': "Stai qui per cacciarmi? Famo la guerra e vediamo da che parte sta Roma".

È il punto di non ritorno di una ‘guerra' che vivrà un nuovo momento di scontro al termine del match giocato dalla Roma contro l'Atalanta a Bergamo, dove Totti riuscì a mettere a segno il gol del definitivo 3-3. Nello spogliatoio però gli animi sono tutt'altro che distesi. Spalletti si avvicina al capitano giallorosso accusandolo di aver giocato fino a tarda notte a carte con Nainggolan e Pjanic: "Checco hai rotto le pa**e – grida Spalletti – Pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare". I due, nella trasposizione cinematografica come avvenuto nella realtà, vengono divisi da ben quattro persone per evitare che Spalletti e Totti arrivassero alle mani. Da lì in poi non ci sarà più alcun rapporto tra i due.

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