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Gli occhi del mondo sulla Bundesliga: l’inizio del nuovo calcio post-Covid

La Bundesliga è il primo dei top 5 campionati europei a riaprire i battenti dopo la sospensione per l’emergenza Coronavirus. Gli occhi del mondo sono puntati sul massimo campionato tedesco: come cambierà il calcio dopo le nuove norme e restrizioni anti-contagio? Il tanto amato “pallone” sarà quello di sempre, o ci troveremo di fronte per certi versi ad un nuovo sport?
A cura di Marco Beltrami
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L'attesa sta per finire. Ancora pochi giorni, e con la Bundesliga tornerà il grande calcio mettendo fine all'astinenza degli appassionati. Dopo lo stop della Francia, quello tedesco è il primo dei top 5 campionati a ripartire, con Spagna, Inghilterra e Italia pronte a seguirne l'esempio. Ma cosa ci aspetta? Il tanto amato "pallone" sarà quello di sempre, o ci troveremo di fronte per certi versi ad un nuovo sport? Come sarà il calcio ai tempi del post-Covid?

Con la Bundesliga riparte il calcio post-Covid

Tutto il mondo nel prossimo week-end guarderà quello che accadrà in Germania. La Bundesliga riapre i battenti, primo dei top campionati del Vecchio Continente a ripartire dopo lo stop per l'emergenza Coronavirus. Dopo gli stop definitivi di Belgio, Olanda e soprattutto Francia, la curiosità è grande: il modello tedesco permetterà di capire, quanto il nuovo calcio post-Covid sarà fattibile, in linea con i protocolli e le norme rigide anti-contagio, e quali saranno anche le novità che inevitabilmente influiranno non solo sui giocatori in campo, ma anche sulla percezione dei tifosi.

In Bundesliga è tutto pronto per il rientro in campo post-Covid. Il protocollo sanitario, approvato ormai da tempo, permesso di tracciare la rotta per club e giocatori che dovranno attenersi alle norme anti-contagio, prima, durante (al netto delle contraddizioni legate ai contatti tra giocatori nel corso dei match) e dopo le partite. Il tutto per evitare il rischio di nuovi contagi, che comunque non comprometterebbero la prosecuzione del campionato. In Germania infatti, al contrario di quanto dovrebbe accadere in Italia, sarà messo in quarantena solo il giocatore risultato positivo al Covid e non tutta la squadra.

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Come cambia il calcio dopo il Coronavirus

Sulla carta dunque è tutto chiaro, anche se poi bisognerà capire come sarà messo in pratica e quello che succederà in campo. L'unica certezza è quella che ci ritroveremo di fronte ad un calcio molto diverso da quello a cui siamo abituati. Uno sport, senza esultanze collettive, senza contatti superflui e dunque più "freddo". Con i protagonisti che oltre alle situazioni di gioco dovranno necessariamente pensare anche a rispettare le regole anti-coronavirus, come quella per esempio di non sputare sul terreno di gioco. Un ulteriore "stress" per gli addetti ai lavori che dunque saranno meno tranquilli del solito.

Bisognerà abituarsi anche ad una comunicazione diversa in campo considerando anche il silenzio (a meno di cori finti trasmessi negli altoparlanti) legato alle porte chiuse. Già prima della sospensione infatti ci siamo abituati ad ascoltate le voci dei protagonisti, intenti a scambiarsi incitamenti e direttive sul terreno di gioco. Un'arma a doppio taglio per le squadre che potrebbero così garantire degli "assist" involontari agli avversari. D'altro canto un aspetto nuovo per gli spettatori che davanti alla tv, potranno sentire le voci dei protagonisti. Un aspetto che permetterà di sopperire all'assenza di cori, striscioni e coreografie.

Tutto lascia presagire dunque un calcio più"freddo". Questo il prezzo da pagare alla necessità di portare a termine i campionati, evitando così contraccolpi economici pesantissimi per il sistema. Cambierà inevitabilmente anche la percezione dei tifosi, che già in questi mesi si sono divisi tra chi faceva il tifo per il ritorno in campo e chi preferiva l'arrivederci alla prossima stagione anche per rispetto a tutti coloro che hanno perso la vita per la pandemia. Appuntamento dunque al prossimo week-end per iniziare a capire se questo calcio "nuovo" è fattibile e soprattutto se ci sarà ancora voglia di tornare a divertirsi per il pallone.

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