Gli arbitri ammettono due gravi errori nell’ultimo turno: partite falsate, il VAR è un disastro

No, il VAR non è la panacea di tutti i mali arbitrali, l'unguento miracoloso che può sanare ferite aperte da errori commessi dal direttore di gara in campo. Anzi, peggio: chi sta in sala VAR può ribaltare una decisione che invece era corretta da parte dell'arbitro di campo. Insomma, un disastro. Come disastrose sono state alcune decisioni prese nell'ultima giornata, che i vertici arbitrali stessi non hanno potuto difendere, definendole senza mezzi termini degli errori. Errori che hanno falsato due partite: Lecce-Udinese e Parma-Bologna, visto che in entrambi i casi sono stati concessi calci di rigore che non c'erano, poi entrambi trasformati.
Il disastro di Lecce-Udinese: Bonacina aveva deciso bene, il VAR lo richiama per concedere un rigore inesistente
A Lecce l'arbitro Bonacina aveva visto giusto, non fischiando il penalty per la sbracciata di Jean su Lovric, ma la sala VAR in cui c'era Guida – con Serra ad assisterlo – lo ha richiamato per l'on-field review, dandogli contestualmente la chiara indicazione che per loro era rigore: "È un bel colpo però", "Sì onestamente per me è rigore", "Sì vista da questa è una bella gomitata", dicono tra loro VAR e AVAR. A quel punto il giovane arbitro di campo Kevin Bonacina va a vedere e ci mette un attimo a confermare il penalty per l'Udinese.

Tutto sbagliato, secondo l'ex arbitro Antonio Damato, oggi responsabile del settore tecnico arbitrale, intervenuto a Open VAR su DAZN: "Sicuramente per noi non è calcio di rigore, nel senso che la decisione iniziale presa sul terreno di gioco da parte dell'arbitro era quella corretta. Entrambi i calciatori, attaccante e difensore, si contendono questo pallone, il difensore allarga un po' le braccia, ma in una dinamica non fallosa a protezione appunto del pallone e nel prendere posizione per cui riteniamo che questo tipo di intervento non sia assolutamente falloso".
"Perché il VAR ha richiamato l'arbitro all'on-field review? In questo caso il VAR ha ritenuto che l'intervento da parte del difensore del Lecce fosse negligente o imprudente e si è fatto un po' condizionare più che altro dal contatto che avviene tra il viso dell'attaccante e il braccio del difensore e dal fatto che magari l'attaccante è rimasto per terra, quindi magari dalle conseguenze che lo stesso ha riportato. Però doveva valutare in dinamica l'azione, mettendo più in risalto appunto il fatto che il calciatore del Lecce aveva utilizzato le braccia più per prendere posizione e per proteggere il pallone e non per fare sicuramente un un fallo", spiega Damato. Il penalty poi trasformato da Lucca dopo l'assurdo teatrino con i compagni è stato decisivo per il risultato finale, visto che la partita ha visto la vittoria per 1-0 dell'Udinese.
L'errore di Parma-Bologna: il fallo di mani non era da punire col rigore, il VAR qua resta in silenzio
L'altro grave errore dell'ultimo turno di Serie A è avvenuto al Tardini, dove la partita tra Parma e Bologna è stata sbloccata da un rigore realizzato da Bonny (il match sarebbe poi finito 2-0), un penalty concesso direttamente dall'arbitro di campo Rosario Abisso per un tocco di mano di Beukema e che il VAR (Marini e Pezzuto) non ha ritenuto di dover correggere, come avrebbe potuto, visto che la dinamica era chiaramente non da rigore in base alle linee guida dell'AIA.

Anche in questo caso le parole di Damato sono nette sull'episodio: "Qua abbiamo un tocco di mano da parte del difensore del Bologna, per quanto ci riguarda anche questo non è un calcio di rigore da concedere. La posizione delle braccia da parte del difensore la riteniamo abbastanza congrua, in maniera naturale, e anche la postura che lui assume è abbastanza consona come attitudine a fare opposizione a quello che è un tiro da parte dell'attaccante. C'è da considerare anche la brevissima distanza che intercorre tra attaccante e difensore, quindi il pallone proviene da una distanza piuttosto ravvicinata, e quindi secondo noi questi sono calci di rigore da non concedere".
L'arbitro Abisso sarà fermato per più di un turno dal designatore Rocchi
Abisso, su cui grava anche un altro grave errore nella stessa partita (pure questo ammesso da Damato), ovvero il secondo cartellino giallo non dato a Cancellieri per un fallaccio su Cambiaghi, il che avrebbe significato espulsione del calciatore del Parma (errore non emendabile dal VAR in base al protocollo che prevede l'intervento solo per rosso diretto), sarà fermato per più di un turno dal designatore Gianluca Rocchi.