Glenn Roeder morto a 65 anni a causa di un tumore al cervello
Il calcio inglese è in lutto per la morte di Glenn Roeder, deceduto a 65 anni a causa di una gravissima malattia, un tumore al cervello contro il quale ha lottato a lungo prima di arrendersi. Prima giocatore e poi allenatore, ha dedicato una vita intera al calcio che lo ha visto in campo per 500 volte nel ruolo di difensore, indossando le maglie di Leyton Orient, QPR, Newcastle e Watford. C'era lui a guida il QPR nella finale di FA Cup del 1982 contro il Tottenham, persa in seguito a un replay, e al titolo di Second Division nel 1983. Tra le fila dei bianconeri ‘Magpies' ha registrato 219 presenze in cinque anni legando il proprio nome alla promozione dalla Seconda Divisione nel 1984.
Appese le scarpette al chiodo, debuttò da manager con il Gillingham e poi proseguì la sua esperienza al timone di Watford, West Ham United, Newcastle United e Norwich City. Il punto più alto della carriera fu quando venne chiamato nello staff di Glenn Hoddle quando era commissario tecnico dell'Inghilterra.
Fu nell'aprile 2003, durante la sua esperienza di manager alla guida del West Ham, che a Roeder scoprì di avere un cancro. Subì un'operazione e si sottopose a un ciclo di cure specialistiche, salvo tornare ad allenare in seguito. Il club ha voluto ricordarlo così: "Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della morte del nostro ex manager Glenn Roeder all’età di 65 anni – è il tweet di cordoglio scritto dagli Hammers -. Siamo vicini alla sua famiglia. Riposa in pace, Glenn".
Anche il Newcastle ha voluti dedicare all'ex allenatore un ricordo commosso: lo ha fatto condividendo diverse immagini di Roeder in bianconero al St James's Park, prima da calciatore e poi da allenatore. "Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della morte del nostro ex giocatore e allenatore, Glenn Roeder, all'età di 65 anni", il messaggio di cordoglio dei Megpies.