Giusto annullare il gol di Kessié per fuorigioco di Giroud: la conferma dell’AIA
Il gol di Franck Kessié annullato per il fuorigioco di Olivier Giroud ha infiammato gli ultimi istanti di Milan–Napoli. La rete del pareggio non è stata convalidata dall'arbitro Massa che, richiamato dal Var, alla on-field-review ha verificato la posizione irregolare dell'attaccante, giudicato in posizione attiva per il movimento delle gambe con le quali disturba il difensore (Juan Jesus). Non è vero che era solo a terra in seguito a un contrasto con l'avversario (sul fronte partenopeo fanno notare come ci fosse un'altra infrazione commessa dal francese) e lui – come Palomino in occasione di Atalanta-Roma – inciampa nel regolamento che punisce situazioni del genere e il direttore di gara ha applicato secondo l'interpretazione dell'azione rivista alla moviola.
Il regolamento sul fuorigioco applicato da Massa
Il punto 2 dell'articolo 11 spiega bene la casistica facendo riferimento all'interferenza con un avversario: impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o contendendogli il pallone, o tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull’avversario, o facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone.
Perché Giroud è stato ritenuto in posizione attiva
In buona sostanza per Massa con il movimento delle gambe, anche se già a steso sul prato, Giroud è da considerare in posizione attiva (e quindi da sanzionare, inficiando lo sviluppo stesso del gioco) perché "fa una chiara azione che impatta" e "contende/tenta di colpire il pallone che è vicino".
Trentalange "conferma" la decisione dell'arbitro di San Siro
Che l'Aia abbia ritenute giuste le decisioni di Irrati a Bergamo e Massa a Milano lo dimostrano due cose: le designazioni per la prossima giornata (con la conferma degli arbitri) e, più ancora, le parole del numero uno dell'Aia, Alfredo Trentalange. Durante l'intervento nella trasmissione la "Politica nel Pallone" su Gr Parlamento, il presidente degli arbitri sgombra il campo dalle polemiche con un'affermazione molto chiara in particolare sull'episodio molto discusso di San Siro. "Sul fuorigioco di Giroud bisogna vedere anche se il giocatore ha impattato sull'avversario e da quello che ho visto impatta – le parole del massimo dirigente -. Non si tratta di ammettere o non ammettere errori, ma di spiegare tutto con protocolli che non sempre sono condivisi. A me piacerebbe che l'argomento fosse condiviso con UEFA e FIFA, di cui noi seguiamo le direttive".