Giuseppe Rossi lascia il calcio, attaccante ostinato e sfortunato: “È stato un viaggio fantastico”

Avrebbe potuto avere una carriera stellare, ma tanti infortuni lo hanno frenato. Ma lui non ha mollato mai. Una forza di volontà fuori dal comune quella di Giuseppe Rossi che ha annunciato, a 36 anni, il ritiro dal calcio giocato. L'attaccante italo-americano ha legato la sua carriera a diverse squadre, incluse la Fiorentina e il Villarreal.
Il ritiro lo ha annunciato con un lungo e commovente post sul suo profilo Instagram: "Oggi annuncio il mio ritiro dal gioco più bello di tutti. È stato un viaggio indimenticabile. Da quando correvo in giardino da bambino con un pallone tra i piedi e avevo mio padre come allenatore, al giocare al più alto livello di calcio possibile, negli stadi più belli che il calcio può offrire e giocare con/contro i migliori giocatori e club del mondo. Sono eternamente grato per aver fatto parte di questo gioco. I miei sogni si sono avverati. La mia vita è compiuta. Tutto quello che ho sempre voluto era essere il miglior giocatore che potevo essere".

Poi ha aggiunto: "Ho dedicato ogni grammo di me, versato sangue, sudore e lacrime per questo gioco. Posso lasciare il calcio in pace, sapendo di aver fatto tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi. Il mio viaggio è stato unico. Tanti alti ma anche alcuni bassi. Quei momenti negativi (per lo più infortuni) non mi hanno mai fermato. Il mio obiettivo era più forte di qualsiasi ostacolo che mi fosse messo di fronte. Non ho mai smesso di sognare quando cose che non potevo controllare si mettevano sulla mia strada. Amo così tanto il calcio che non avrei mai potuto arrendermi. Ecco perché sto scrivendo questo post con il cuore pesante ma un grande sorriso sul viso: sono orgoglioso di ciò che ho realizzato!".
Parole che indicano bene il suo animo, i suoi sentimenti. Perché Pepito Rossi è stato assai sfortunato, ha subito tantissimi infortuni, avrebbe potuto mollare e non lo ha fatto mai. Nato negli Stati Uniti, da genitori italiani, ha iniziato negli States poi venne scoperto dal Parma prima di passare giovanissimo al Manchester United con Sir Alex Ferguson che lo fece esordire da professionista. Dopo lo United, il Newcastle e soprattutto il Parma, con cui si lanciò e ottenne una grande salvezza con Ranieri.

Con il Villarreal ha vissuto una fetta importante della sua carriera, togliendosi tante soddisfazioni. La Fiorentina lo riportò in Serie A, della tifoseria viola divenne un idolo – quando realizzò una tripletta alla Juve. Poi esperienze in Spagna, al Genoa e alla Spal. Spesso convocato in Nazionale non è riuscito però a disputare né un Mondiale né un Europeo.