Giuntoli si confida sulla Juve con Fabiani, che spiattella tutto: “Angelo, non so se ce la faccio”
Stamattina il Ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel, un intervento d'urgenza dettato dal voler esprimere il pensiero della società biancoceleste in ordine alla contestazione dei tifosi venerdì sera in occasione del match vinto 4-1 sulla Salernitana, ma anche alle parole inattese di Luis Alberto che ha annunciato di volersene andare a fine stagione "senza volere un euro", pur avendo rinnovato appena qualche mese fa il suo contratto fino al 2027. "Esternazione fuori tempo e fuori luogo, non accettiamo compromessi. I contratti sono fatti per essere rispettati, da una parte e dall'altra", ha detto Fabiani, che poi ha tirato in ballo Cristiano Giuntoli, spiattellando cosa gli ha rivelato sulla Juventus il Ds bianconero: parole preoccupanti per i tifosi della Vecchia Signora.
Il motivo per cui – senza alcun motivo che riguardasse la Juve – Fabiani ha svelato le parole di Giuntoli è stato sostenere la tesi delle difficoltà di far ripartire un nuovo ciclo per una squadra: entrambi sono stati scelti come nuovi direttori sportivi dai rispettivi club nella scorsa estate, trovandosi dunque a dover mettere le mani su un terreno da rizollare, con tutte le difficoltà che questo comporta. La Lazio era reduce dal clamoroso secondo posto dell'anno scorso, ma non solo non è riuscita a ripetersi ma è precipitata molto in basso in classifica.
"Nel calcio, così come nella vita in generale, non contano i soldi, contano le idee – ha premesso Fabiani come incipit del ragionamento – Quest'anno il Bologna sta facendo un campionato sopra le righe, con dei giocatori buoni, ma non ha speso 200-300 milioni. E poi guardate il Napoli che l'anno scorso ha stravinto il campionato, sta incontrando le stesse difficoltà che sta incontrando la Lazio. C'è tanto da lavorare. Io a Torino parlavo con Cristiano Giuntoli, che reputo uno dei migliori dirigenti, e mi ha detto: ‘Angelo, io non lo so se ce la faccio in due anni, in tre anni a rimettere a posto le cose'. Perchè per combinare dei guai ci vuole un minuto, poi per rimettere a posto i cocci ci vuole più tempo".
Insomma, Giuntoli non è molto convinto della competitività ad alto livello dell'attuale Juventus, in larga parte ereditata da lui, né è bastato giocare una sola partita a settimana – in conseguenza dell'assenza forzata dalle coppe imposta dall'UEFA – per poter colmare il gap con l'Inter, che ad ora è di 20 punti, un abisso. Secondo il nuovo Ds bianconero, ci vorrà dunque ancora un po' di tempo per rivedere la Juventus al top e non è detto neanche, visto che l'ex artefice del Napoli scudettato "non sa se ce la farà".
Con Manna diretto in azzurro a fare il percorso inverso, l'anno prossimo Giuntoli si farà aiutare nella missione di ricostruzione della Juve dal suo ex braccio destro al Napoli Giuseppe Pompilio e dall'attuale Ds del Pisa Stefano Stefanelli. Se in panchina ci sarà ancora Massimiliano Allegri, che ha ancora un anno di contratto, è tutto da vedere.