Giuntoli braccato da Le Iene per la gaffe clamorosa sulle donne: “Esempio infelice”
Una frase buttata lì, come un sassolino nello stagno. Un'affermazione fatta con una punta d'ironia, del tutto ignaro che stava inciampando nella più clamorose delle gaffe. Cristiano Giuntoli era sul palco del Festival dello Sport di Trento quando, rispondendo a una domanda specifica sulla sua esperienza di uomo mercato, s'inerpicò lungo un ragionamento pericoloso. E scivolò sulla più classica buccia di banana accostando la scelta di un giocatore da ingaggiare e portare in squadra al rapporto con una fidanzata.
Il neo diesse della Juve arrivò al nocciolo della questione un po' alla volta: parlò di valutazioni fatte tenendo conto anzitutto del fattore umano prima ancora degli algoritmi, del contesto di vita (a cominciare dall'ambito familiare) in cui è cresciuto l'atleta, delle informazioni e delle abitudini che ne hanno scandito la carriera fino a quel momento. Al netto delle qualità tecniche e dell'opportunità tattica, tutti i pezzi del mosaico sono tenuti assieme da un unico filo conduttore: "Per sbagliare meno si devono prendere tante informazioni che vanno incrociate con quel che emerge anche dai video".
Giuntoli, però, non si limitò a questo e, compulsato dalla giornalista, si abbandonò al paragone della discordia: "Quando prendi un giocatore è come una fidanzata – disse allora -. Pensi sia quella giusta, la porti a cena ma poi capisci strada facendo, quando te la metti in casa, che non va bene, che non fa da mangiare, non lava, non stira".
Non aveva certo intenzione di mancare di rispetto ma quell'espressione fece storcere il muso perché poco elegante e, più ancora, imperniata su una riflessione sessista. Non prepara né sa cucinare, non si occupa a dovere delle faccende di casa: la sintesi fu tutta in quelle poche parole per le quali Le Iene lo hanno braccato e gli hanno chiesto semmai si fosse accorto d'essere finito in un vicolo cieco.
Giuntoli non ha cercato giustificazioni e ha chiesto scusa, come si evince da alcune anticipazioni dell’intervista concessa al programma di Italia 1 e che andrà in onda martedì 31 ottobre.
"Ho fatto sicuramente un esempio infelice – l'ammissione del dirigente bianconero ai microfoni di Mediaset -. Mi dispiace e chiedo scusa a tutti coloro, uomini e donne, che si sono sentiti offesi dalle mie parole. Penso che famiglia ci si debba sempre aiutare e dividere il maniera equa tutti i compiti che ci sono a fare. Io, per esempio, in casa spesso cucino".