Giulini racconta cosa ha fatto Mazzarri, a Cagliari è stato il caos: “Costretto a licenziarlo”
"Tutta colpa di quel cazzo di pallone di merda che non è entrato mai, ma la retrocessione è meritata", dice il presidente Tommaso Giulini nella sala stampa dello stadio Penzo, quando ormai è notte e il duro faccia a faccia televisivo con Fabio Caressa è alle spalle. Il dramma sportivo del Cagliari si è consumato qualche ora prima, con Joao Pedro e compagni che non sono riusciti a segnare neanche un gol al già retrocesso e dignitosissimo Venezia, mentre contemporaneamente la Salernitana provava a suicidarsi facendosi spazzare via in casa dall'Udinese.
Alla fine è dunque il club sardo a retrocedere in Serie B, al termine di una stagione davvero misera, che neanche l'arrivo di un tecnico abituato a piazze di più altolocate come Walter Mazzarri è riuscito a raddrizzare. Il tecnico toscano aveva sostituito l'esonerato Leonardo Semplici lo scorso 15 settembre, dopo appena tre giornate di campionato, e all'inizio di quest'anno sembrava aver trovato la quadra per tirare fuori la squadra rossoblù dalla zona retrocessione, ma poi dopo la vittoria in casa del Torino del 27 febbraio ha infilato 7 sconfitte intervallate da un solo successo, inducendo la società a cacciarlo ad inizio maggio dopo 1-2 casalingo col Verona e rimpiazzarlo con l'esordiente Agostini.
Nella chiacchierata coi giornalisti post Venezia – riportata dalla Gazzetta dello Sport – Giulini torna proprio sull'esonero di Mazzarri, di fatto confermando le indiscrezioni che erano circolate su un ambiente completamente nel caos e un'atmosfera tossica: "Mazzarri? Pensavamo ci salvasse con la sua esperienza, ma dopo la sconfitta col Verona ha tenuto dei comportamenti che ci hanno costretto a licenziarlo". Il rapporto dunque si era completamente deteriorato sul piano personale prima ancora che tecnico, al punto di provare la carta della disperazione a sole tre giornate dalla fine, affidando la panchina della squadra all'ex capitano Agostini, promosso dalla Primavera.
Non è stato un piano di successo, ma Giulini smentisce ancora le voci di cessione e conferma fin da ora l'intero staff per la prossima stagione: "Ripartiremo, più forti di prima. Ora smaltiamo questa rabbia, supportiamo la nostra Primavera che da mercoledì si gioca i playoff. E poi riflettiamo sulla strategia migliore per l’anno prossimo. Sicuramente ripartiremo insieme a Capozucca come Ds. Con più sardi e soprattutto con gente che ha fame, che tiene alla terra che rappresenta. Come Agostini che ha il Cagliari tatuato sulla pelle".