Giroud finisce la partita con la barba congelata: ha giocato in condizioni climatiche estreme
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La Major League Soccer americana non conosce soste. Finché c'è possibilità di giocare, si va in campo. E pazienza che la temperatura percepita sia di 15 gradi sotto zero. Alcune delle foto diventati virali descrivono in maniera molto efficace le condizioni estreme a cui i calciatori hanno dovuto far fronte: dalla barba congelata di Olivier Giroud, ex attaccante del Milan oggi a Los Angeles, fino ai capelli e alle sopracciglia di un direttore di gara che aveva pezzetti di ghiaccio che sporgevano dal viso.
Le condizioni estreme della gara in Colorado: -15°
Tutto vero, non è un trucco grafico ben riuscito. E nemmeno sorprese che negli States si autorizzi il fischio d'inizio considerato che il record della partita più fredda (meglio sarebbe dire, ghiacciata) della storia appartiene proprio agli Stati Uniti: in Minnesota, nonostante la colonnina del mercurio indicasse -25°, si disputò ugualmente il match internazionale tra Usa e Honduras. Perché rinunciare allora se il termometro si ferma ‘appena' a -15°? Niente affatto.
Volto intirizzito, espressione sofferente: hanno destato impressione le immagini della punta francese che, a un certo punto della sfida, s'è ritrovato con i peli della folta barba sfumati di bianco. Non per colpa dell'età anagrafica ma per il freddo polare: sembravano tanti piccoli ghiaccioli. Una situazione del genere in carriera non gli era mai capitata.
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Nessun rinvio nonostante un campo ghiacciato e pericoloso
È quanto si sono sentiti dire capitani delle squadre e dirigenti dei Colorado Rapids e dei Los Angeles Fc (la squadra di Giroud) prima della partita di Concacaf Champions Cup in programma al Dick's Sporting Goods Park. Nonostante un fondo gibboso e ghiacciato, reso impervio e pericoloso dagli effetti del clima rigido, è arrivato ugualmente il segnale di via libera: si deve giocare.
Tutti i giocatori, compresa la squadra di casa, sono stati costretti a indossare indumenti termici sotto le divise e in alcuni casi anche cappellini e guanti durante i 90 minuti. Si sono protetti nel migliore dei modi possibile ma è stata una grande sofferenza giocare in quella situazione estrema.
Per la cronaca: la partita si è conclusa 2-1 per Colorado, che ha vinto grazie ai due gol di Djordje Mihailovic segnati al 48º e all'80º minuto di gioco. A tenere aperta la sfida per Los Angeles ci ha pensato negli ultimi minuti (86°) una rete di Aaron Long. Il ritorno è previsto per martedì prossimo, 25 febbraio, al Bank of California Stadium di Los Angeles.