Giroud eroe del derby, il Milan ribalta l’Inter in tre minuti: campionato apertissimo
Incredibile a San Siro con l'Inter che domina per un'ora di gioco ma non sfonda contro un Milan bravissimo a gestire al meglio le proprie qualità, ridotte dalle tante assenze: i rossoneri reggono l'urto, subiscono anche lo svantaggio di Perisic a metà primo tempo per poi trovare dal cilindro il doppio colpo del ko di Olivier Giroud. Il francese, avulso per tutta la gara in cinque minuti ribalta gara e Inter, consegnando un incredibile derby ad un Milan che rinasce nella notte più importante. Tre punti pesantissimi, fermando la capolista e riprendendola con carattere e personalità: la sfida per lo scudetto è solamente all'inizio.
Un derby subito acceso, vero, entusiasmante. L'Inter preme e spinge, il Milan reagisce e risponde. Agonismo, duelli corpo a corpo, lanci e scatti e finte: non manca nulla per lo spettacolo, nemmeno le parate. Maignan fa gli straordinari rispetto ad Handanovic ma anche l'estremo nerazzurro ha il suo da fare sulle incursioni rossonere. Non mancano nemmeno i gol. Il primo è di Dumfries che chiude perfettamente sul primo palo ma tutto viene smorzato in gola dal guardalinee che, correttamente segnala un fuorigioco di Perisic. Il secondo è dello stesso croato che, su corner del solito Calhanoglu, trova il piattone decisivo superando Maignan.
In mezzo tante altre emozioni, per un primo tempo esemplare che riconsegna il gioco del calcio alla gente: l'Inter di Inzaghi gioca a memoria, sfruttando gli spazi e alternando i protagonisti negli inserimenti. Dzeko rientra e sgancia Calhanoglu, Bastoni avanza e Barella arretra, Lautaro rifinisce e Dumfries si inserisce in area di rigore. Tonali si prende la mediana e ne detta i tempi, Kessiè si prende la zona davanti alla difesa, Giroud si piazza a terminale difensivo per fare sportellate con la difesa nerazzurra. Tutto bellissimo, ma ad uscirne ancor più convincente sono sopratuttto i nerazzurri al di là del vantaggio.
Il Milan si aggrappa più di una volta a Maignan che salva tutto il possibile e l'impossibile con una prestazione impeccabile nel primo tempo: almeno tre parate determinanti, un'uscita al limite della pazzia che beffa due avversari contemporaneamente, tante palle recuperate e sventate. È il simbolo di un Milan ferito dalle tante assente ma mai domo, ma anche la fotografia della grande sofferenza rossonera per restare disperatamente in partita.
Pioli di ripresenta senza Saelemaekers, sostituito da Messia. Il Milan riparte ventre a terra e la pressione si fa sentire su un'Inter quasi sorpresa, che si rintana nella propria trequarti, con attenzione ma subendo la situazione. Pioli allora cambia ancora, inserendo anche Diaz per Kessiè per sfruttare un passo diverso, cercando di prendere il tempo e velocizzare ulteriormente la manovra offensiva. Simone Inzaghi, invece, attende lasciando in campo gli stessi 11 fino all'ammonizione ricevuta da Calhanoglu al 60′.
Al 70′ è Inzaghi a cambiare le carte inserendo Sanchez e Dimarco per Perisic e Lautaro: poco cambia tatticamente, molto dal punto di vista della lucidità e freschezza per il finale di un derby comunque in bilico fino all'ultimo. E che ritorna ad aprirsi grazie alla doppia zampata di uno dei più anonimi in campo: Olivier Giroud. È lui, infatti, a metterci i tacchetti in spaccata su un tiro sporcato di Diaz in area nerazzurra, per poi ripetersi e bruciare l'Inter qualche minuto dopo smarcandosi in area e superando ancora una volta Handanovic. Per lo score decisivo: 2-1 del Milan e campionato riaperto.