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Leao esplode al momento del cambio: “Perché? Perché?”, la replica di Pioli lo stronca subito

I due calciatori prendono male le sostituzioni decise dall’allenatore nella fase finale di Napoli-Milan. I gesti e la mimica sono eloquenti, nel dopo gara arriva la risposta dell’allenatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Olivier Giroud la prende male e impreca, ha un gesto di stizza eloquente. Va a sedersi in panchina e mette la faccia tra le mani. Rafa Leao si lascia sfuggire "perché? perché?". Lo dice due volte mentre si avvicina al tecnico, Pioli, che lo ha sostituito assieme all'attaccante. Una decisione che lascia di stucco tanto il francese quanto il portoghese. E dopo le parole di Davide Calabria a caldo, a margine della scoppola presa a Parigi in Champions League, l'atteggiamento dei dei calciatori tiene i riflettori accesi sulla presunta insofferenza che c'è nei confronti dell'allenatore ed esplode dopo il 2-2 subito in rimonta.

"Ho visto che avevamo bisogno di energie fresche – dice a Dazn, commentando quell'episodio che non è passato inosservato -. I cambi si fanno per migliorare la squadra e in quel momento ne avevamo bisogno. Jovic e Okafor che sono entrati hanno fatto bene. Leao chiede spiegazioni? Giusto che lo faccia, gliele darò".

La reazione di Giroud nei confronti dell'allenatore al momento del cambio.
La reazione di Giroud nei confronti dell'allenatore al momento del cambio.

Non è solo l'esterno d'attacco portoghese la spina nel fianco. Alla postura del corpo, alle braccia larghe del calciatore che resta incredulo rispetto alla mossa tattica di Pioli, fa eco anche l'atteggiamento di Giroud che proprio non riesce a darsi pace per l'occasione gettata al vento. Parla di "due punti persi", dell'incertezza dopo la rete del Napoli e lo fa senza nascondere frustrazione e delusione per una vittoria che sembrava alla portata e invece è sfumata col rischio perfino di perderla nel recupero. Ci ha pensato il ‘piattone' di Maignan a salvare sulla rasoiata di Kvara.

"Se avessimo perso anche questa partita avremo dovuto parlare di un momento sfortunato – ha aggiunto Pioli, che ribadisce come un eventuale ko sarebbe stato immeritato -. L'errore è stato concedere il primo gol… abbiamo rimesso dentro la partita un avversario che avevamo chiuso bene. Due gol sono anche troppo pochi per tutto quello che abbiamo prodotto in temrini di gioco e di occasioni. Uscire solo con un punto ci dispiace".

L'ultimo spunto lo regala un passo indietro nel tempo che fanno da studio. Alla vigilia della gara di Napoli c'era stata un'affermazione da parte del tecnico che aveva sollevato perplessità, sembrava facesse riferimento al suo futuro e al fatto che sarà stato ancora sulla panchina del Milan "se a maggio festeggeremo". A Dazn chiarisce così cosa voleva dire.

"Il destino di un allenatore è sempre nelle mani di un club ed è normale che abbiamo l'ambizione di vincere. Ho imparato a non pensare troppo a quello che è successo ieri e neanche guardare avanti, continuando a lavorare giorno per giorno. Vincere lo scudetto sarebbe straordinario, per farlo ci vuole disciplina e qualità".

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