Giroud accusato di fingere di non parlare inglese per non dare la maglia: “Ha giocato in Premier…”
I Mondiali di calcio sono finiti, ma qualche polemica resiste ancora col passare dei giorni. Qualcuna è decisamente più pesante, come quella che da parte francese ha generato la petizione per rigiocare la finale persa contro l'Argentina, qualche altra decisamente più lieve e raccontata col sorriso sulle labbra, ma senza rinunciare a instillarvi veleno. È questo il caso dell'accusa lanciata da Jason Cummings a Olivier Giroud, a distanza di un mese dal match tra Australia e Francia che ha inaugurato per entrambe le nazionali il torneo in Qatar.
Quel giorno Cummings, 27enne attaccante in forza ai Central Coast Mariners, era entrato in campo nel secondo tempo per dare manforte ai compagni nel cercare di ribaltare il risultato, che in quel momento li vedeva soccombere 2-1 dopo essere passati inizialmente in vantaggio. Impresa non riuscita, visto che poi il match era terminato con la vittoria della Francia per 4-1. Sarebbe stata quella l'unica apparizione di Cummings ai Mondiali qatarioti, visto che poi rimarrà in panchina nelle altre due gare del girone vinte contro Tunisia e Danimarca, ed anche negli ottavi persi con l'Argentina.
Poco male, visto che già essere parte di un Mondiale – per chi aveva deciso di sposare la causa australiana solo quest'anno (il giocatore è nato in Scozia e in precedenza ne aveva rappresentato i colori) – era una pagina di carriera destinata a restare per sempre. E poi, uno partecipa a un Mondiale e non torna con qualche maglia da conservare nella stanza dei ricordi? Questo ha pensato il buon Jason quando nel dopo partita del primo match giocato dai Socceroos ha provato a dare la caccia al bersaglio grosso, ovvero la divisa di gioco di Kylian Mbappé, salvo poi ripiegare su Giroud.
"Dopo la gara con la Francia ho effettivamente cercato di avere la maglia di Mbappé e mi ha detto di incontrarlo poi negli spogliatoi – ha detto Cummings al programma televisivo australiano ‘The Project' – Così sono andato fuori dal loro spogliatoio, il magazziniere era lì e gli ho dato la mia maglia: 10 minuti dopo è uscito con la mia maglia e ha detto: ‘No, assolutamente no, Mbappé non vuole scambiarla'. Quindi quando stavo tornando nel mio spogliatoio e ho incrociato Giroud, gli ho chiesto: ‘Per favore amico, posso avere la tua maglia? Sono un tuo grande tifoso, posso averla?".
Al che la vicenda, stando al racconto dell'attaccante nato a Edimburgo, ha preso una piega surreale, visto che il 36enne giocatore del Milan – che in quella partita aveva messo a segno una doppietta – avrebbe fatto finta di nulla, passando oltre: "Mi è proprio passato accanto fingendo di non parlare inglese! E ha giocato in Premier League per 10 anni! Mi è passato vicino!".
Ovviamente la vicenda è diventata virale ed è arrivata alle orecchie di Giroud, che ha risposto in maniera pungente sul proprio profilo Twitter, svelando il reale motivo del mancato scambio di maglia con Cummings: è che l'aveva già scambiata con qualcun altro, ovvero il centrocampista australiano Jackson Irvine, quel giorno in campo dal 1′. L'attaccante francese ha dunque taggato Irvine e gli ha scritto: "Ciao, come sta il mio amico inglese?", alludendo proprio alla lingua ed aggiungendo una serie di emoji di risate.
Cummings peraltro quel giorno si è rifatto scambiando la maglia con Koundé e poi recupererà ulteriormente con gli interessi in occasione degli ottavi di finale con l'Argentina, quando potrà farsi fotografare assieme a Leo Messi. Non poteva ancora saperlo, ma avrebbe avuto la foto col protagonista assoluto dei Mondiali del 2022.