Giornalista minacciato da un addetto alla sicurezza armato: il video shock agli allenamenti del Congo

Durante la classica seduta di allenamenti aperta alla stampa, alla vigilia di Repubblica del Congo-Tanzania valida per la 3a giornata della Nations Cup africana, un giornalista è stato brutalmente assalito da un addetto alla sicurezza, minacciato e allontanato via con la forza senza alcun motivo. I colleghi presenti, sconvolti, hanno ripreso lo sconcertante episodio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tensione altissima alla vigilia della partita tra Repubblica Democratica del Congo e Tanzania, in programma giovedì sera e valida per la terza giornata delle qualificazioni per la CAF 2025, la Coppa per Nazioni africana. Durante una seduta d'allenamento della nazionale congolese allo stadio des Martyrs a Kinshasa, un giornalista è stato aggredito, minacciato e spintonato da uno degli addetti alla sicurezza, armato di pistola. Una scena raccapricciante che ha scatenato indignazione e fatto scattare la protesta generale con i colleghi che hanno boicottato la conferenza stampa e l'Asso-giornalisti che ha preteso spiegazioni dalla Federcalcio: "Immediate scuse o si solleverà un vento che sarà difficile controllare"

Il giornalista minacciato e spintonato dall'addetto alla sicurezza armato

L'assurdo episodio è avvenuto durante uno degli allenamenti pre gara della Nazionale della Repubblica Democratica del Congo a cui la stampa ha potuto assistere per 15 minuti. Durante quel periodo, un giornalista del media "7sur7.cd" è stato aggredito da un agente di sicurezza, spinto, minacciato e strattonato, mentre aveva un'arma nella fondina. Il tutto davanti ad altri giornalisti che non hanno potuto intervenire, ma hanno potuto scattare foto e video della folle scena, come prova.

La testimonianza del giornalista aggredito durante gli allenamenti

"Nella giornata di mercoledì allo Stade des Martyrs di Kinshasa, durante l'allenamento della RDC prima della partita contro la Tanzania, mentre approfittavo dei 15 minuti riservati ai media dalla CAF, sono stato vittima di un attacco armato da parte di un gentiluomo responsabile della sicurezza della nazionale". Così ha ricordato Gede Luiz Kupa, il giornalista aggredito a "Sport News Africa" evidenziando l'efferatezza dell'accaduto: "Con la sua arma da fuoco, mi ha minacciato e puntato la pistola davanti a dieci testimoni e anche ai giocatori della nazionale e i membri dello staff per non parlare della stampa. Sono così scioccato da questa scena che ora non mi sento più al sicuro nel compiere il mio mestiere. Spero che la CAF trovi una soluzione"

La reazione dei colleghi e della stampa di fronte alla gratuita violenza

L'episodio ha scatenato l'indignazione generale dei colleghi di Kupa, presenti allo stadio a tal punto che come immediata protesta hanno deciso di disertare in blocco la successiva conferenza stampa. Un allarme che ha trovato riverbero anche sui social, dove diversi giornalisti hanno pubblicato video e foto dell'accaduto: "La federazione congolese autorizza la sicurezza della nazionale a puntare una pistola contro i giornalisti in mezzo allo stadio?", ha chiesto in particolar modo  Jonathan Masiala, cronista radiofonico congolese presente all'accaduto.

Di contro, è intervenuta anche l'Associazione Giornalisti con un durissimo comunicato in cui pretende "pubbliche scuse da parte dell'autore di questo atto spregevole e sanzioni. Se si faranno orecchie da mercante a queste richieste, ci riserviamo  il diritto di scatenare un vento che non si sarà in grado di controllare".

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