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“Giocheremo per Eriksen”, la Danimarca torna in campo con il Belgio dopo il dramma

Giovedì 17 giugno la Danimarca torna in campo contro il Belgio ma non sarà una partita come le altre. Impossibile dimenticare quanto accaduto sabato sera e le immagini di Eriksen crollato sul prato, in arresto cardiaco, salvato dall’intervento tempestivo di compagni e medici. “Christian ci ha chiesto di guardare avanti e pensare alla gara. Ci ha incoraggiati, Parlare con lui è stato di grande aiuto”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Potevo vedere il bianco dei suoi occhi". La Danimarca tornerà in campo giovedì 17 giugno contro il Belgio, si sforzerà di farlo perché così le ha chiesto Eriksen che adesso sta bene, è in condizioni stabili e ricoverato in ospedale dove gli specialisti proveranno a risalire alle cause del malessere, a spiegare cosa lo abbia provocato. "Giocheremo per lui", dice Martin Braithwaite. Ma dimenticare quanto accaduto sabato sera è impossibile. Come fai a non pensarci? Le immagini di quei momenti sono lì, davanti agli occhi.

Le parole di Hojbjerg in conferenza stampa spiegano bene qual è lo stato d'animo della squadra che, compatta, ha mostrato grande unità nel momento peggiore dal punto di vista emotivo: a ranghi serrati, proteggeva Eriksen a mo' di scudo mentre il suo corpo era riverso per terra.

Mi sono girato e l'ho visto sdraiato – ha raccontato il centrocampista del Tottenham -. È stato terribile. Christian ci ha chiesto di guardare avanti e pensare alla partita di giovedì. È stato molto importante, ci ha incoraggiati a guardare avanti nonostante tutto.

La Danimarca ha ripreso ad allenarsi a distanza di qualche giorno da quel pomeriggio di paura, dolore, shock fortissimo e speranza suscitati dalla vista del compagno di nazionale crollato sul prato per un malore, in arresto cardiaco e salvato dall'intervento prima di Kjaer (psicologicamente provato) e poi dai medici. "All'improvviso non sentivamo più il battito. Siamo riusciti a riprenderlo in tempo con il defibrillatore", è stata la testimonianza del dottore danese che ha praticato al giocatore il trattamento di rianimazione. È riuscito a tenerlo a vita proprio quando tutto sembrava perso.

Kasper Schmeichel è il portiere della nazionale che, assieme al capitano, ha prestato subito aiuto a Eriksen. Era insieme a Kjaer anche quando la moglie del calciatore s'è precipitata in campo in lacrime per quanto accaduto. L'hanno abbracciata, consolata, invitata ad allontanarsi da lì, ad avere fiducia perché "Chris ce la farà" e per fortuna ce l'ha fatta. "Credeva fosse morto", hanno raccontato le persone a lei più vicine.

Sono andato a trovare Eriksen in ospedale. Parlare con lui mi ha aiutato molto. Riprendere a giocare subito? Siamo stati messi in una condizione scomoda. Le scelte erano giocare o tornare in campo il giorno dopo a mezzogiorno. Ma sarebbe stato più giusto che qualcuno più in alto di noi dicesse che non era il momento di prendere una decisione e rimandare tutto al giorno dopo

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