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Gila come Bani, prima una parte del corpo e poi mano in area: per arbitro e VAR non è rigore

Gila controlla la palla con il petto e poi sbatte sul braccio largo nei primi minuti di Lazio-Inter: per l’arbitro Maresca e per il Var non è calcio di rigore.
A cura di Vito Lamorte
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Gila controlla la palla con il petto e poi sbatte sul braccio largo nei primi minuti di Lazio-Inter. Per l’arbitro Maresca e per il VAR non è calcio di rigore. L’episodio nell'area biancoceleste ricorda quanto accaduto in Genoa-Juventus venerdì sera con Bani: la palla toccò la coscia e poi la mano larga. Anche in quel caso non è stato concesso il penalty.

Non mancheranno polemiche anche in merito a questa situazione.

Un movimento a dir poco goffo da parte del difensore della Lazio, che prima ha deviato tra sul con la parte del tronco e poi la palla gli è scivolata in maniera evidente sul braccio. La posizione dell'arto è larga e lascia qualche dubbio sull'interpretazione arbitrale anche se il pallone toccare un'altra parte del corpo.

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Il difensore spagnolo prova a controllare il pallone ma non effettua un intervento comporto e a quel punto il pallone gli carambola sul braccio: la posizione del braccio non è di grande continuità con il resto del corpo ma l'arbitro ha deciso di non punire la giocata col rigore nonostante il braccio largo.

L'ex arbitro Luca Marelli, commentatore di DAZN, ha commentato così: "Pochi interventi da parte di Maresca, come è suo costume. Resta qualche dubbio oggettivamente, è vero che è un controllo senza avversario nelle vicinanze, però le braccia sono larghissime e il tocco col braccio sinistro c'è, è necessario qualche approfondimento".

La direzione di gara è stata affidata all’arbitro Fabio Maresca della sezione di Napoli, al VAR Di Paolo e Gariglio è aVAR.

Gila è stato un protagonista in negativo del primo tempo dei biancocelesti perché è entrato, suo malgrado, anche nel gol del vantaggio dell'Inter: il difensore ha dettato il retropassaggio verso il portiere a Marusic, che non si è accorto di Lautaro Martinez e ha consegnato un pallone comodissimo all'attaccante argentino che ha portato in vantaggio i nerazzurri nella partita dello stadio Olimpico.

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