Gigio Donnarumma verso l’addio al Milan: c’è un indizio decisivo
Dov'era Mino Raiola quando Zlatan Ibrahimovic firmava giovedì scorso il rinnovo col Milan? La domanda sembra irrilevante ed invece non lo è, visto che in molti tra i tifosi rossoneri auspicavano che la prosecuzione del matrimonio tra il totem svedese e il club di via Aldo Rossi fosse un indizio del ritrovato feeling col procuratore che assiste anche Gigio Donnarumma.
Ed invece Raiola, non presentandosi a fianco di Ibra per la firma del nuovo contratto, volutamente non si è prestato ad alcuna seconda lettura: sul fronte Donnarumma le novità stanno a zero, il che ovviamente diventa una notizia sempre peggiore ogni giorno che avvicina la scadenza del contratto del portiere della Nazionale, fissata al 30 giugno. Da quel giorno il 22enne stabiese sarà libero di firmare a costo zero con qualsiasi club, così come già ora è libero di accordarsi per farlo. È il segreto di Pulcinella che la Juventus stia da mesi alla finestra, avendo già parlato della questione proprio con Raiola.
Se il Milan non ha certamente il coltello dalla parte del manico, d'altro canto non vuole neanche farsi svenare, forte dell'appoggio della maggior parte dei tifosi rossoneri, spazientiti dal silenzio di Donnarumma, che pure si professa attaccato alla maglia del Diavolo. L'offerta di Maldini è quella, tutt'altro che bassa in tempo di pandemia: 8 milioni a stagione, cifra che ne farebbe il secondo più pagato in Serie A dopo Cristiano Ronaldo.
E poiché risposte non ne arrivano, ecco che di restare col cerino in mano il Milan non ha la minima intenzione: il club rossonero ha già messo le mani sul sostituto di Donnarumma tra i pali, anzi di più. L'acquisto di Mike Maignan dal Lille sarebbe infatti cosa fatta. Un'operazione da 15 milioni di euro per il cartellino del classe '95 che tanto bene sta facendo con la maglia dell'attuale capoclassifica della Ligue 1, con contratto quinquennale da 3 milioni netti a stagione. Uno stipendio non certo basso, ma assolutamente sostenibile a differenza di quello di Gigio. A poco più di due mesi dalla deadline del 30 giugno, sembra più di un indizio.