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Gianni Di Marzio è morto, la dedica è commovente: “Ora allenerai il tuo caro amato Diego”

Gianni Marzio è morto all’età di 82 anni. Un tweet del figlio, Gianluca, gli dà l’ultimo saluto in maniera toccante: “Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai”.
A cura di Maurizio De Santis
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Gianni Di Marzio è morto all'età di 82 anni
Gianni Di Marzio è morto all'età di 82 anni

A dare la triste notizia è stata il figlio, Gianluca, con un tweet bellissimo dedicato al padre, Gianni Di Marzio, morto all'età di 82 anni. Gli appassionati di calcio, quelli coi capelli bianchi e quelli che divorano la storia del pallone nazionale, hanno conosciuto la sua figura a bordo campo, in TV nella veste di opinionista, dirigente (Cosenza, Venezia, Palermo) consigliere di mercato e "osservatore/scopritore" speciale di talenti sparsi nel mondo (lo fu anche alla Juventus, con delega all'area estera). Due i nomi che aveva annotato sulla sua agenda con ottime referenze: Diego Armando Maradona e Cristiano Ronaldo.

Gli bastò un'occhiata per capire come l'uno mescolasse talento, genio e follia nelle sue giocate "non da uomo normale" mentre l'altro aveva dinanzi a sé un futuro luminoso e una carriera da top player. Entrambi –  sia pure nella diversità del loro tempo, delle loro doti, delle caratteristiche tecniche – avrebbero segnato un'epoca del calcio internazionale. E non si era sbagliato.

"E adesso potrai finalmente allenarlo il tuo caro amato Diego – si legge nel messaggio condiviso sui social network dal giornalista, Gianluca Di Marzio -. Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai".

Gianni Di Marzio accanto a Diego Maradona che consigliò al presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, alla fine degli Anni Settanta
Gianni Di Marzio accanto a Diego Maradona che consigliò al presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, alla fine degli Anni Settanta

Catanzaro, Napoli e Catania le squadre che hanno visto Gianni Di Marzio in panchina in Serie A. Ma nella sua carriera di allenatore ha attraversato l'intera Penisola e le categorie del calcio professionistico con esperienze anche alla guida di Nocerina, Juve Stabia, Brindisi, Genoa, Lecce, Padova, Cosenza e Palermo. Brevissima, invece, la vita da calciatore indossando le maglie di Boys Caivanese e Ischia: il destino aveva in serbo per lui un ruolo diverso ma sempre "nel vivo dell'azione" e da una prospettiva diversa. Era uomo di campo, ne conosceva tutte le dinamiche dallo spogliatoio fino alle stanze della dirigenza.

Il calcio ha rappresentato parte integrante della sua vita. Fu lui, napoletano di origine, a consigliare alla fine degli Anni Settanta l'allora presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, di prendere un ragazzo sudamericano che palleggiava con le arance e sapeva giocare da dio toccando la sfera di gomma come le corde di un violino: inventava una musica che sul rettangolo verde avrebbe incantato il mondo intero. Quel ragazzo scapigliato era l'ex Pibe de Oro, Diego Armando Maradona, ma all'epoca non fu possibile formalizzare in tempo l'operazione perché le frontiere erano chiuse.

Gianni Di Marzio (a destra) accanto a Gilardino con la maglia del Palermo
Gianni Di Marzio (a destra) accanto a Gilardino con la maglia del Palermo

Napoli e Di Marzio, quel filo rosso che lo ha tenuto legato alla sua città non s'è mai spezzato. Il suo volto nelle trasmissioni che ragionavano di calcio ha accompagnato le opinioni in TV, in radio (nazionali e locali) e animato spesso i dibattiti nei programmi in onda sulle emittenti partenopee. A novembre dell'anno scorso la direzione dell'Eav (l'Ente trasporti campano) aveva incastonato la sua immagine nella galleria dei grandi personaggi del mondo del calcio che hanno fatto storia a Napoli e nel Napoli. All'interno della stazione della Cumana di Fuorigrotta, proprio nei pressi dello stadio "Maradona" c'è il suo viso. E adesso gli tirerà un pallone, sapendo che Diego lo stopperà alla sua maniera: sempre di petto.

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