Giampaolo Pazzini si ritira: “Ciao calcio, è stato un viaggio pazzesco”
Giampaolo Pazzini con un commovente post pubblicato su Instagram ha annunciato il suo addio al mondo del calcio. Il ‘Pazzo' è stato un vero bomber, ha vestito le maglie di tante squadre importanti: su tutte l'Inter e il Milan, ma ha raggiunto traguardi importanti con Fiorentina Atalanta e Sampdoria prima di accasarsi al Verona, club del quale è diventato un simbolo.
La carriera di Giampaolo Pazzini
Nasce in Toscana, ma la carriera da professionista la inizia con l'Atalanta, con cui spicca il volo. Passa alla Fiorentina, cinque stagioni in viola. Prima è il vice di Toni, poi non riesce completamente a sostituirlo. Passa alla Sampdoria, che porta ai preliminari di Champions, prima di trasferirsi a Milano, su entrambe le sponde. Prima quella nerazzurra, poi quella rossonera. Infine il Verona, in gialloblu vive quattro campionati, in mezzo un'esperienza in Spagna.
Il post con cui Pazzini ha dato l'addio al calcio
Pazzini a 36 anni si prepara a una nuova carriera, anche lui si è iscritto al corso organizzato dalla FIGC per diventare direttore sportivo. Il calcio giocato lo abbandona, ma il suo mondo non potrà lasciarlo mai:
Ciao CALCIO, sono passati più di 30 anni da quando ci siamo conosciuti… Ero un bambino la prima volta che ho stretto un pallone tra le mani e da allora è diventato per me come un “amico inseparabile”. Ero un ragazzino come tanti, con una vita davanti e mille sogni nel cassetto che sperava di diventare un giorno un calciatore di serie A.
Guardavo i grandi campioni in tv e con loro sognavo la maglia azzurra della nazionale, la magia degli stadi pieni di tifosi e la Champions League; ma mai avrei pensato che un giorno tutto ciò diventasse realtà e che grazie a te potessi vivere così tante emozioni.
Quel bambino pian piano si è fatto grande e grazie a te ha realizzato uno ad uno tutti i suoi sogni e sai cosa ti dico: “È stato tutto pure più bello di come me l’immaginavo!” Adesso però siamo arrivati alla nostra resa dei conti ed è giunto il momento di lasciarti riposare, penso sia giusto così.
Avrei potuto continuare per vivere ancora un po’ quelle sensazioni ed emozioni che solo tu sai darmi ,forse sì; il bambino che è in me avrebbe voluto continuare a farlo, ma l’uomo mi dice che è arrivato il momento di salutarci anche perché so già che tutto ciò mi mancherà anche tra 20, 30, 40 anni, perció: Grazie di tutto! È stato un viaggio PAZZesco!