Giampaolo nel caos dopo il ko della Sampdoria: “Non ho capito ancora dove sono”
Marco Giampaolo ha parlato al termine della gara persa dalla sua Sampdoria contro l'Udinese. Il tecnico dei blucerchiati è amareggiato per la sconfitta subita alla Dacia Arena che complica la posizione in classifica dei liguri che sono andati subito sotto di due gol dopo 12 minuti. Ai microfoni di DAZN il tecnico dei doriani analizza l'atteggiamento della squadra che ha giudicato superficiale.
"Non dovevamo stare sotto di due gol dopo 12’ – ha detto – evidentemente non ho capito ancora dove sono e in quale situazione sono e cosa ci vuole per tirarsi fuori da quella situazione di classifica". Giampaolo fa mea culpa dunque ma poi si scaglia anche contro la squadra: "I primi 11 erano tanti nazionali che hanno militato in grandi squadre e non possono commettere certi errori – ha sottolineato ancora l'allenatore – Contro l’Udinese non puoi stare sotto di due gol, è una squadra ostica, la partita si fa in salita se prendi due gol dopo 12 minuti".
Lo sfogo su Candreva e la rabbia nei confronti della squadra
L'allenatore ha avuto uno sfogo durissimo. È evidente che i tre punti persi a Udine sono pesantissimi in questa fase del campionato. Rappresentano uno spartiacque per questa stagione e Giampaolo lo sa benissimo. "Reazione? Di pancia, non si doveva compromettere l'inizio della partita, mi interessa l’uscire sconfitti dal campo perché il punteggio mi penalizza e non per gli atteggiamenti della squadra o l’incapacità di capire l’importanza della gara".
L'allenatore della Sampdoria poi se la prende soprattutto con Candreva sostituito nel secondo tempo dopo una prestazione a dir poco deludente dell'ex esterno dell'Inter che comunque era andato vicino al gol nel primo tempo: "La responsabilità è la mia ma i calciatori sono responsabili nei miei confronti – ha detto ancora Giampaolo molto nervoso durante il suo intervento a DAZN – Candreva sostituto? Poteva giocare e fare meglio, è molto importante, confido in lui e mi aspetto il massimo da lui”.
