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Giampaolo furioso in tv per il rigore in Lecce-Udinese: “Da arresto!”, attacca arbitro e Var

Il tecnico dei salentini usa parole forti per commentare la decisione di assegnare il penalty ai friulani per il contatto tra Jean e Lovric: “Questa è una dinamica di gioco, ma che roba è?”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Questo è da arresto! È da arresto!". Il tecnico del Lecce, Giampaolo, è una furia. Schiuma rabbia in tv a Dazn per la sconfitta subita in casa contro l'Udinese a causa di quel calcio di rigore concesso col Var (c'era Guida in cabina di regia) dall'arbitro Bonacina. E se l'ex calciatore, Budel, ha censurato in diretta su Dazn quell'episodio, sottolineando l'assurdità di interpretazione su contatti di quel tipo (tra Jean e Lovric), l'allenatore usa parole forti per esprimere tutto il proprio dissenso.

"Ho rivisto diverse volte l'episodio e non è mai rigore. Non capisco perché il direttore di gara venga richiamato al Var. Non si parla nemmeno di rigorini, è assurdo. Questa è una dinamica di gioco, ma che roba è?".

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Il Lecce al momento è 15° in classifica, a +5 sul Parma (prima delle tre invischiate in zona retrocessione). Non corre pericoli ma scivoloni come quelli di questa sera possono essere pericolosi. Giampaolo, però, proprio non ce la fa a parlare del match. Nervosismo e adrenalina si mescolano in una serata nefasta, per com'è andata, per l'occasione persa per quel torto subito difficile da mandare giù.

"Abbiamo perso la partita, ma questo è un discorso diverso – ha aggiunto -. Questi non sono rigori, è il nulla. Al Var c'era Guida, che è un arbitro di livello, e per questo sono sorpreso dalla decisione. Così diventa complicato commentare questa gara".

L'ex direttore di gara, Calvarese (oggi autore della Var room su Amazon per le sfide di Champions), ha condiviso sui social il suo parere negativo. È fermamente convinto che non si possono assegnare tiri dal dischetto come conseguenza di contatti di quel tipo.

"Non sono assolutamente d'accordo con il rigore assegnato da Bonacina all'Udinese, per giunta al #VAR (un'aggravante) – ha ammesso sul post pubblicato su Instagram, nel quale mostra anche due fermo immagine dell'azione incriminata -. Jean arriva per primo sul pallone, con le braccia che in dinamica naturale lo aiutano a darsi lo slancio; il contatto successivo con il collo e il viso di Lovric è una conseguenza inevitabile del movimento, che per l'appunto è naturale".

Poi la conclusione che ha insito anche un giudizio ulteriore abbastanza severo su quanto accaduto al Via del Mare di Lecce. "Non possiamo tramutare automaticamente i contatti all'altezza del viso in rigori – ha aggiunto l'ex fischietto – senza analizzare la dinamica e l'entità dell'accaduto".

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