Giaccherini riscrive la storia del gol di Muntari: “Errori che capitano a tutti”
Del celeberrimo gol di Muntari probabilmente se ne parlerà per sempre. Rimarrà uno degli errori arbitrali più iconici della storia del calcio, rimasto nella memoria collettiva per l'incredulità nel non aver convalidato un gol con il pallone che aveva superato di quasi mezzo metro la linea di porta, in una sfida scudetto tra Milan e Juventus della stagione 2011/12 terminata alla fine 1-1.
Quello Scudetto lo vinse poi sul campo la Juventus, complice la sconfitta decisiva del Milan di Allegri, in casa, per mano della Fiorentina, e segnò l'inizio del ciclo dei bianconeri durato per altre otto stagioni. Molti si chiedono cosa sarebbe successo se quel gol fosse stato giustamente convalidato e se il corso di quel campionato, e poi delle stagioni successive, sarebbe cambiato oppure no. Questa volta il famosissimo episodio è tornato a far discutere grazie alle parole di un ex calciatore che era appena arrivato nella rosa di Antonio Conte proprio quella stagione: Emanuele Giaccherini.
L'ex bianconero, che dopo il ritiro nell'agosto 2021 è diventato commentatore delle partite di Serie A per DAZN, è tornato su quel gol fantasma che, nel momento di quella partita, avrebbe portato i rossoneri sul 2-0. "Durante la partita ci furono diverse sviste, con un episodio lampante a nostro vantaggio in occasione del gol non convalidato a Muntari". L'ex bianconero fa infatti riferimento al fatto che, dopo non aver visto entrare quel pallone, nel secondo tempo lo stesso assistente di Tagliavento, Roberto Romagnoli, aveva segnalato un fuorigioco inesistente su un gol di Matri. "Ma sono errori che capitano a tutti – prosegue Giaccherini – anche i giocatori a volte sbagliano a porta vuota. Quel campionato, in ogni caso, prese la nostra direzione per un discorso di continuità di risultati, fame e voglia di vincere".
Quella partita segnava la 25esima giornata di campionato e, con il pareggio maturato, Juventus e Milan continuarono a viaggiare appaiate a 51 punti. Ma già dalla successiva, il Milan staccò i bianconeri, fermati dal Chievo. Nessuno potrà mai sapere se le sorti del campionato sarebbero cambiate, ma certo è che quel Milan alla fine, con una rosa qualitativamente superiore, gettò al vento uno scudetto perdendo punti autonomamente. Quella partita tuttavia servì per cominciare a lavorare seriamente su un sensore che rilevasse il superamento della linea di porta da parte del pallone, poi introdotto definitivamente in Serie A dalla stagione 2015-16 con il nome di "Goal line Technology". Episodi di questo tipo quindi non potranno mai più accadere, ma questo continuerà ad essere indelebile nella storia del nostro campionato, in qualsiasi modo la si voglia immaginare.